Fiorentina e Napoli in finale di Coppa Italia

Pubblicato il 13 Febbraio 2014 alle 14:52 Autore: Lorenzo Stella
Napoli-Fiorentina

Sovvertiti i risultati delle sfide d’andata. La finale di Coppa Italia sarà Fiorentina-Napoli.

Quello delle semifinali è l’unico turno della Coppa Italia con la formula “andata e ritorno” e, solitamente, la squadra che si impone all’andata, risulta la finalista. Durante questa edizione, invece, entrambe le compagini uscite sconfitte dalla sfida d’andata, sono riuscite a ribaltare il risultato dimostrando una fame che le avversarie non sono riuscite a placare.

La prima semifinale in programma era Fiorentina-Udinese. Nonostante il risultato d’andata, 2-1 per i friulani, abbia fatto dormire sonni tranquilla a Guidolin, i numeri e le statistiche erano nettamente a favore dei viola, sempre qualificati in coppa contro l’Udinese, e Montella non ha avuto il coraggio di interrompere questa piacevole tradizione.

I friulani, come da copione, evitano di scoprirsi troppo e chiudono i padroni di casa che riescono a sfondare la diga bianconera grazie ad una azione corale da antologia del calcio: Mati lancia in area un pallone che, deviato all’indietro dalla testa di Joaquin, viene colpito al volo da Pasqual. Uno a zero per i padroni di casa che, anche con questo risultato, passerebbero il turno.

 

Cuadrado, autore della seconda rete viola, salterà la finale di Coppa Italia

Cuadrado, autore della seconda rete viola, salterà la finale di Coppa Italia

 

L’Udinese si fa sotto ed attacca in maniera asfissiante, sebbene ordinata e composta, ma non riesce ad agguantare il pareggio nonostante un paio di occasioni sprecate da Di Natale o neutralizzate da Neto. Si chiude il primo tempo ed inizia la ripresa. I viola, che in panchina ripresentano dopo 5 mesi Gomez, riescono a contenere meglio l’attacco friulano e su una ripartenza di Cuadrado, grande assente della finale per squalifica, ottengono il raddoppio. La squadra di Guidolin, che si presenta con la porta difesa dal giovanissimo Scuffet, continua ad attaccare senza troppa convinzione ed il match si chiude regalando alla Fiorentina la prima finale di Coppa Italia dopo l’epoca d’oro di Rui Costa.

Si gioca al San Paolo, che dopo nove anni ritorna ad essere frequentato da Maradona, l’altra semifinale che vede fronteggiarsi Napoli e Roma, due tra le squadre più offensive del campionato. Ovviamente è prevista una dura lotta poiché il risultato dell’andata (3 a 2 per i capitolini) lascia spazio alle speranze partenopee. I giallorossi, fin dall’inizio, cercano di legittimare il risultato d’andata premendo costantemente e dando la possibilità a Reina dimostrare la propria indiscutibile abilità. Ma il Napoli è pronto all’agguato: basta un errorino di De Rossi per far nascere sulla schiena di Garcia un brivido. La Roma si chiude in difesa ed il gol, che impregna perennemente l’aria del San Paolo, giunge al 33’ grazie ad una incornata di Callejon. Hamsik tenta il pallonetto due minuti dopo ma lo fallisce. La Roma è sulle ginocchia quando l’arbitro mette fine al primo tempo.

 

Il San Paolo esplode all'arrivo sugli spalti del campione Maradona

Il San Paolo esplode all’arrivo sugli spalti del campione Maradona

 

Maradona arriva in tribuna giusto per dare ulteriore spinta ai giocatori di Benitez. La presenza dell’idolo perenne dei partenopei elettrizza anche un altro argentino, Higuain, che mette la firma sul 2 a 0 azzurro grazie ad un colpo di testa. La Roma sembra essere ancora negli spogliatoi ed il Napoli riesce a sfruttare il momento mettendo a segno il definitivo 3 a 0 grazie ad un tocco morbido di Jorginho. I giallorossi escono dagli spogliatoi e si lanciano in attacco. I minuti a seguire sono di puro spettacolo: occasioni ghiotte capitano da una parte e dall’altra senza però cambiare il risultato finale.

 

Higuain segna la seconda rete della sfida contro la Roma

Higuain segna la seconda rete della sfida contro la Roma

 

Festa grande a Firenze e a Napoli. La finale si giocherà il 3 o il 7 maggio all’Olimpico di Roma.




L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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