Forconi e forche. Chi ha creato il movimento che sta infiammando l’Italia?

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 alle 13:19 Autore: Andrea Iurato
movimento forconi

Atti intimidatori (come quelli di obbligare a far chiudere i negozi dei commercianti per “rispetto” alla protesta), gomme dei camion tagliati a chi non voleva fermarsi, botte e bastonate a chi si trovava in disaccordo con la linea del Movimento, sono chiari segni di matrice mafiosa.

Ma la mafia che interesse ha ad entrare in un movimento che, da quel che appare, non ha alcun potere politico – economico? Con il governo tecnico le organizzazioni criminali hanno perso alcuni dei santi in paradiso su cui potevano. La mafia non è di destra o di sinistra: punta sul cavallo vincente e lo appoggia indipendentemente dal colore politico. Nessun governo in Italia è mai stato immune alle lusinghe del voto di scambio tranne, forse, i governi tecnici. Essi, proprio perché rivestono un ruolo a tempo determinato, non hanno, o non dovrebbero avere, alcun interesse ad ottenere favori e voti da chi questo appoggio può dare. Ed ecco quindi l’idea maestra: infiltrarsi nel Movimento dei Forconi per avere un forte potere di ricatto verso il governo tecnico: o ci ascoltate o l’Italia brucia.

Il passare dei giorni ha confermato il tutto: la protesta, dopo aver creato danni per oltre 500 milioni di euro in Sicilia, si è spostata in gran parte delle regioni del Paese, facendo si che tutti, ora come ora, subiscano i disagi subiti dai siciliani i primi giorni.

Cosa accadrà nessuno lo sa. Intanto,anche in altre parti d’Italia, si vede che gli atteggiamenti usati in Sicilia hanno fatto scuola: intimidazioni, camion circondati da auto e moto per obbligarli a fermarsi, botte, finestrini spaccati e molto altro.

Quel che non si riesce a sopportare è che, un Movimento nato, forse, da tanti siciliani scontenti, sia caduto in mano a politicanti di professione e, forse, a mafiosi.

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