Africa: crisi e guerre? Non solo

Pubblicato il 22 Febbraio 2014 alle 18:53 Autore: Raffaele Masto

Per chi fa un blog come questo, cioè raccontando un fatto accaduto in Africa o che riguarda il continente e lo commenta, uno dei problemi principali è l’equilibrio.

L’Africa è grande, vi succedono fatti e vicende degni di nota in quantità, ma ovviamente non tutti possono essere riportati. Bisogna scegliere e possibilmente bisogna farlo seguendo un criterio e dando seguito a notizia riportate in passato che magari hanno avuto una evoluzione.

Non è facile. Non è facile tanto più in questi giorni, in questo periodo nel quale l’Africa è travagliata da nunerose crisi, tutte degne di nota: la guerra in Sud Sudan nel silenzio internazionale (e in particolare italiano) continua, la tregua, se mai ha tenuto, è saltata definitivamente e le trattative di Addis Abeba sono un fallimento.

L’est del Congo: pochi giorni fa la polizia ha sparato sulla folla a Bukavu. Goma, dall’altra parte del lago Kivu, continua a vivere in una situazione di tensione e anche più a nord gli attacchi di varie formazioni armate a villaggi indifesi mostrano che la pace è ancora lontana.

Il Nord della Nigeria: Boko Haram proprio in questi giorni ha realizzato una serie di attacchi che hanno fatto decine di morti, molti civili, tra loro donne e bambini. L’Emiro di Bama, alta autorità islamica dello stato di Borno, ha chiesto un più efficace intervento dell’esercito federale.

In Somalia gli Shebab hanno realizzato un ardito attacco direttamente al palazzo presidenziale di Mogadischio. Il capo dello stato è sfuggito per un pelo.

E poi c’è il Centrafrica dove l’insicurezza continua ad essere ancora totale e il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon ha chiesto l’invio di altre truppe.

E, poi, ancora, c’è il Mali dove la guerra è tutt’altro che finita. Ci vorrebero, anche qui, più truppe sotto l’egida internazionale e non animate da interessi altri che non siano la pacificazione e il ritorno alla vita civile delle popolazioni.

…E si potrebbe addirittura continuare. Ci sono molte crisi, molte situazioni che meriterebbero di essere raccontate, sulla quale sarebbe utile riflettere. Non ci sta tutto in un blog…

Soprattutto in un blog (e nel suo autore) che non vorrebbe solo parlare dei guai dell’Africa ma anche delle forze vive di questo continente. Forze che ci sono, che hanno un estremo bisogno di manifestarsi e alle quale si dovrebbe dare spazio.

Forze che spesso sono sommerse dalle crisi di cui ho appena fatto un elenco parziale. Voglio solo chiudere facendo notare che sarebbe un errore considerare quelle crisi l’Africa “tout court”. Anche altre parti del mondo sono attraversate da crisi. Quella Ucraina, per esempio, non impedisce di guardare all’Europa anche in termini positivi dal punto di vista politico. La crisi in Venezuela non impedisce di riconoscere alla America Latina di essere un semi-continente in grande crescita e di grandi speranze.

Che si riconosca anche all’Africa questo diritto.




L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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