Crisi Ucraina, ultimatum della Russia: “Arrendetevi entro le 5”. Poi arriva la smentita

Pubblicato il 3 Marzo 2014 alle 13:21 Autore: Guglielmo Sano
crimea

La tensione tra Russia e Ucraina è ormai alle stelle: da più e autorevoli fonti la Crimea sembra essere totalmente sotto il controllo delle forze di Putin, senza che neanche un colpo sia stato sparato – come confermano dagli USA – anche se nella notte a Sinferopoli si sono verificate delle esplosioni. Yatseniuk, giovane premier ad interim, da Kiev cerca di arginare come può quella che considera una “vera e propria aggressione”: l’Ucraina vicina all’Occidente prepara le pur sparute truppe richiamando anche i riservisti, chiude lo spazio aereo ai voli non civili, rafforza le misure di sicurezza delle centrali nucleari.

Nelle regioni orientali, quindi, non solo in Crimea, invece, le truppe di Mosca non trovano resistenza e occupano, assediano, trincerano obiettivi strategici, con l’aiuto di milizie popolari – ma anche di vertici militari – che considerano “illegale” il governo di Kiev ma che non esitano a definire, l’ex Capo di Stato Yanukovich, un “traditore”.

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A Mosca si mettono a tacere i pacifisti in piazza e anche i canali di stato vengono monopolizzati dalla causa nazionalista e dalla battaglia mediatica: si parla di “diserzioni di massa” delle truppe ucraine, di più di 600mila profughi in fuga dalla “rivoluzione” di Euromaidan, insomma, di “Notte degli Oscar” non c’è traccia in televisione visto l’inasprimento del dialogo con l’amico-nemico Obama.

Anche se in Occidente il rifiuto di una nuova azione unilaterale di Putin sembra essere sempre più forte – nella condanna alle operazioni in Crimea la voce delle 7 potenze economiche mondiali (Italia inclusa – come riferiscono le ultime parole di Renzi e Napolitano) si è aggiunta a quella degli USA – in molti pensano che lo “schiaffo” ricevuto da Obama, ai tempi del quasi-intervento in Siria, da parte di Putin – diventato durante quella crisi “il grande mediatore” – stia pesando sulla situazione Ucraina.

Obama avrà pure unito in un’unica piattaforma l’Unione Europea e gli altri alleati, europei e non, nel sostegno al governo di Kiev, tuttavia, non sembra che le regioni orientali ucraine ne chiedano un intervento, magari semplicemente diplomatico, cosa che hanno fatto con Putin, ritenuto l’unica speranza di mantenere la propria identità e garantire i propri interessi.

“La Russia ha bisogno di un’Ucraina forte e stabile e non di un parente povero sempre con il cappello in mano a chiedere l’elemosina”: queste le parole che ha usato il premier russo Medvedev per annunciare che la formazione dell’Ucraina voluta da Euromaidan – tra colpi di mano, violazioni costituzionali, morti e sangue – sarà osteggiata, contrastata e, probabilmente, combattuta da Mosca.

Russia contro l’Occidente “Difende i neo nazisti” – La Russia di Vladimir Putin non ha mai alzato tanto il tono delle accuse verso l’Ovest. Gli alleati occidentali – secondo Mosca – ora sono dalla parte dei “neo-nazisti” che “distruggono le chiese ortodosse e le sinagoghe”, dice il ministero degli Esteri russo in un comunicato. “Gli Stati Uniti e i suoi alleati – continua Mosca – hanno chiuso gli occhi davanti alle atrocità dei militanti della Maidan, sul loro bullismo nei confronti dei loro avversari politici e dei cittadini comuni, sull’antisemitismo e la russofobia militante, sul profanare la memoria degli eroi della grande guerra patriottica”, ossia la seconda Guerra mondiale.I

La Flotta russa del Mar Nero basata a Sebastopoli ha fissato per l’alba di domani un ultimatum alle forze militari ucraine “in tutta la Crimea”. Se non si arrenderanno entro le 5 del mattino (ora locale, le 4 in Italia) saranno lanciati raid contro le loro basi, ha detto il comandante, Aleksandr Bitko, secondo quanto rendono noto fonti del ministero della Difesa ucraina citate dall’agenzia di stampa Interfax Ukraine, fonti che fino a ora non hanno trovato alcuna conferma ufficiale.

La Tymoshenko alza il tiro – Yulia Tymoshenko, oggi a Mosca per un vertice con Putin, alza i toni pubblicando un video sul proprio sito ufficiale. La pasionaria della Rivoluzione, infatti, attacca la Russia con parole di fuoco: “Con le sue azioni in Crimea la Russia ha dichiarato guerra a Stati Uniti a Gran Bretagna”. Lo ha detto l’ex premier Ucraina Yulia Tymoshenko. “Vladimir Putin è pienamente cosciente che dichiarando guerra all’Ucraina, sta dichiarando guerra anche ai garanti della nostra sicurezza, Stati Uniti e Gran Bretagna”, ha detto la Tymoshenko.

Presidente Duma: “Per ora non serve intervento militare” – “Per il momento non occorre” che la Russia “eserciti il proprio diritto” di inviare le sue Forze Armate in Ucraina: lo ha affermato Serghei Naryshkin, capo della Duma, la camera bassa del Parlamento di Mosca, citato dall’agenzia di stampa statale ‘Ria-Novosti’.

Merkel contro Putin –  La cancelliera tedesca ieri ha parlato al telefono con il presidente russo. Merkel ha anche avuto un colloquio telefonico con Barack Obama, durante il quale la cancelliera tedesca, irritata, ha detto al presidente degli Stati Uniti che, dopo avere parlato con il presidente russo Vladimir Putin, non è più sicura che lui “abbia ancora contatto con la realtà. È in un altro mondo”, ha detto Merkel.  Berlino ha inoltre ribadito che la Merkel ha accusato senza mezzi termini il presidente Putin di aver violato il diritto internazionale con “l’inaccettabile intervento russo” in Crimea e ha ottenuto che Putin approvasse la proposta di un “gruppo di contatto” che accerti i fatti e avvii il dialogo sotto l’egida dell’Osce, che però ha scarsi strumenti di intervento diretto.

Smentito ultimatum russo – La flotta russa del Mar Nero ha precisato di non avere piani di attacco alle unità militari ucraine in Crimea, smentendo di fatto l’ultimatum con cui ha chiesto alle forze ucraine di arrendersi entro l’alba di domani per non trovarsi di fronte ad una “tempesta”. In precedenza l’ultimatum era stato confermato dal ministro della Difesa della repubblica autonoma.

Mogherini: “Da Consiglio Ue possibili misure mirate”. “Possibili misure mirate” riguardo alla situazione in Ucraina verranno valutate nel Consiglio di giovedì dei leader della Ue a Bruxelles. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini.

 

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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