Poletti: mancano i soldi. A rischio la Cassa Integrazione

Pubblicato il 7 Marzo 2014 alle 13:44 Autore: Daniele Errera

Giuliano Poletti, ministro del lavoro del Governo Renzi. Mancano i soldi, questa è una certezza. Ed a rischio, stavolta, c’è la Cassa Integrazione Guadagni in deroga. Ad affermarlo è direttamente il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, durante la puntata di Porta a Porta.

Nel momento più difficile della crisi economica, ovvero quello che induce a sperare che la tempesta sia passata, bisogna stringere i denti e cercare di vedere la luce in fondo al tunnel. Ma è proprio in questo momento che le risorse iniziano drammaticamente a scarseggiare: “non sono sufficienti”, sostiene l’ex Presidente di Lega Coop nazionale Giuliano Poletti, e “rischiamo di arrivare a metà 2014 con i lavoratori che non hanno la cassa integrazione”. E se la necessità è superare la Cig in deroga, l’obiettivo del nuovo Governo – come di quello precedente – è il lavoro.

poletti

Lavoro: indispensabile ed imprescindibile per una società che presenta i dati peggiori sulla disoccupazione oltre che le analisi che certificano un’ecatombe di piccole e medie imprese. Fondamentale, a questo punto, è “cercare strumenti per dare soluzioni ai lavoratori”. Ma la risoluzione di un prblema così importante non può avvenire attraverso una lunga discussione: “il lavoro – sostiene Poletti – non si fa per legge o per decreto, è il risultato dello sviluppo dell’impresa. Da questa situazione non usciremo con un decreto – insiste il titolare del Ministero del Lavoro – ma solo se ogni cittadino si caricherà della sua parte di responsabilità.

La trasmissione poi passa al Jobs Act, il grande piano per il rilancio dell’occupazione, specialmente giovanile, in Italia. Poletti, assicurando che sul tema vi sarà un’estesa disanima (e che quindi non si userà l’istituto del decreto legge), ha affermato come “si stia valutando se un canale più rapido possa essere ottenuto con la semplificazione dell’apprendistato o se questo tema vada affiancato a un contratto a tutele crescenti, fermo restando che l’obiettivo è semplificare l’accesso al lavoro”.

 

Daniele Errera

 

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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