La Grecia approverà l’espansione delle proprie acque territoriali

Pubblicato il 9 Gennaio 2021 alle 19:00 Autore: Vittorio Maria Lauro

L’11 gennaio 2021, il parlamento greco approverà l’espansione delle acque territoriali. Già a dicembre il Consiglio di Stato greco aveva approvato l’estensione da 6 a 12 miglia nautiche delle acque territoriali nel Mar Ionio. La motivazione di questa scelta, secondo i media locali, va attribuita a una disputa con la Turchia. La Grecia, infatti, ha spesso avuto problemi a risolvere controversie sulla delimitazione territoriale con lo Stato governato da Erdogan e questa estensione servirà a mandare un segnale per risolvere questa disputa. Ankara aveva avvertito già ad agosto che questa azione rappresenta “un casus belli”. Sempre ad agosto, sia il presidente americano Trump, sia il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas, puntavano sul dialogo tra le nazioni.

La disputa tra Grecia e Turchia

La questione tra Turchia e Grecia nasce per i diritti di sfruttamento delle risorse di idrocarburi nel Mediterraneo orientale. Le due nazioni hanno diverse opinioni sull’estensione delle piattaforme continentali. La Turchia ritiene di avere la costa più lunga del Mediterraneo orientale ma ha un’estensione delle acque territoriali stretta a causa delle isole Greche. L’esempio più rappresentativo secondo la Turchia è l’isola di Kastellorizo. L’isola si trova a 2km dalla costa meridionale della Turchia e a 570km dalla Grecia continentale, e la Turchia rivendica quelle acque territoriali come proprie. La Grecia rivendica le acque territoriali intorno all’isola di Kastellorizo come proprie. Infatti, secondo la convenzione di Montego Bay del 1982, un trattato marittimo delle Nazioni Unite, attribuisce quelle acque alla Grecia, anche se la Turchia non lo riconosce.

La reazione albanese

Il governo albanese di Edi Rama ha sempre sostenuto il diritto della Grecia a raddoppiare le proprie acque territoriali. Dopo questa decisione presa da parte della Grecia, in Albania sono aumentate le domande per il primo ministro Rama su cosa comporterà questa decisione. Da parte dell’opposizione, non solo aumentano i dubbi sugli effetti che questa scelta del governo scaturirà, ma anche su quale sia il piano per la delimitazione marittima con la Grecia. Le due nazioni hanno scelto che la decisione finale la prenda la Corte internazionale di giustizia. La Grecia, prima che la questione arrivasse di fronte alla Corte, ha però approvato l’estensione. L’Albania potrebbe presentare un reclamo presso le nazioni unite ma, secondo il primo ministro, la Grecia ha tutto il diritto di estendere le proprie acque territoriali e la questione non riguarda l’Albania.

Il presidente dell’Albania Meta, invece, ha dichiarato di aver chiesto informazioni esaustive al governo greco per qualsiasi sviluppo correlato alla delimitazione dello spazio marittimo tra i due Paesi.

Le polemiche interne in Albania

Secondo il primo ministro Rama, il presidente ha chiesto informazioni pubblicamente solo per far guadagnare punti politici per il suo ex partito ora all’opposizione, LSI. Rama ha poi ribadito nuovamente che questo processo di delimitazione marittima non riguarda l’Albania. Anche il più grande partito d’opposizione del paese, il PD, ha fatto pressioni a Rama per essere più trasparente. Inoltre, il PD ha chiesto al primo ministro di informare l’opinione pubblica sui negoziati per la delimitazione marittima che proseguono dal 2013. Ha poi chiesto se la Grecia in questi negoziati abbia richiesto questa nuova estensione. Infine, ha domandato se il governo prima di appoggiare questa decisione abbia analizzato i risvolti legali di questa scelta.

L'autore: Vittorio Maria Lauro