Sondaggio Voices from the Blogs sui giochi di Stato

Pubblicato il 27 Marzo 2014 alle 09:15 Autore: Redazione

Sondaggio Voices from the blog: è un rapporto meno controverso del previsto quello tra gli italiani ed i giochi con scommessa gestiti dallo Stato: questo è quanto emerge da un sondaggio realizzato da Voices from the Blogs, spin-off dell’Università degli Studi di Milano.

Mentre molti media in questi ultimi mesi sembrano raccontare di città in stato di allarme di fronte alla diffusione dei giochi di Stato ed in particolare delle slot machine, la visione degli italiani su questo tema sembra essere molto più diretta, con molto meno moralismo di quello che si potrebbe pensare. I ricercatori di Voices from the Blogs sono giunti a questa conclusione attraverso un sondaggio che è avvenuto via internet, analizzando circa diecimila tweet su questo tema.

Le opinioni di questo sondaggio sono state espresse infatti su Twitter e sono per lo più consapevoli, essendo state fornite per l’84.8% da persone che hanno esperienza e familiarità con i giochi gestiti dallo Stato: si va quindi da giochi storici come il lotto o il gratta e vinci, fino ai più recenti siti dedicati al texas holdem online autorizzati ad operare in Italia. È un aspetto importante questo, in quanto indica che le opinioni sono state espresse da persone che conoscono il gioco: si tratta insomma di pareri diretti, non mediati. Solo l’8% dei tweet raccolti è riconducibile a persone che giocano raramente, il 7,2% ha invece dichiarato di non aver mai giocato.

Sondaggio Voices from the Blogs figura 1

Venendo poi al nucleo centrale dal sondaggio elaborato da Voices from the Blogs, ossia a quello che pensano gli italiani del gioco, vediamo che emerge su questo argomento una visione molto più frammentata. La risposta preponderante è che i giochi gestiti dallo Stato sono una forma di divertimento (41,8%), mentre per il 16,6% dei tweet raccolti il gioco è una malattia. Seguono poi coloro che considerano i giochi di Stato una speranza (11,9%), una fregatura (11,1%), un furto (9,4%) ed una svolta (9,2%).

Sondaggio Voices from the Blogs figura 2

La voce più netta che emerge dai tweet è quella quindi che vede il gioco come un divertimento, tuttavia non raggiunge la maggioranza assoluta, superando di poco il 40%. Se fosse un sondaggio politico, il partito che raggiunge il 40% sarebbe in una ottima posizione ed il paragone con la politica sembra emergere anche al punto successivo: favorevole o contrario al gioco gestito dallo Stato? Ebbene, in questo caso il 31,3% dei tweet esprime una opinione “molto contraria” al fatto che sia lo Stato a gestire i giochi, mentre il 27,1% si dice “molto favorevole”; l’ago della bilancia, come in molti sondaggi politici, è rappresentato dagli “indecisi”: ben il 24% si dichiara indifferente al fatto che sia lo Stato a gestire i giochi.

Sondaggio Voices from the Blogs figura 3

A fare chiarezza su questo ultimo punto ci pensa la domanda successiva, che chiede il perché ci si è dichiarati favorevoli o contrari alla gestione statale dei giochi. In questo caso emerge infatti una percentuale favorevole: il 38,1% degli intervistati ha dichiarato che sono una buona fonte di gettito per le casse dello Stato, mentre il 12,5% evidenzia come in questo modo il gioco sia maggiormente controllato.

Sondaggio Voices from the Blogs figura 4

Messe insieme, queste due percentuali superano il 50%, per cui sembra emergere che tra gli “indifferenti” ci siano più persone che tendono a vedere positivamente una gestione dei giochi da parte dello Stato.

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