Ministro Madia “Serve Staffetta generazionale” Ministro Giannini la contraddice “Non è sano”

Pubblicato il 29 Marzo 2014 alle 11:38 Autore: Giuseppe Spadaro
contraddizioni governo renzi su staffetta generazionale

Posizioni diverse sulla staffetta generazionale tra le ministre Marianna Madia e Stefania Giannini. Per la prima, ministro della pubblica amministrazione “va avviato un processo di riduzione non traumatica dei dirigenti e più in generale dei dipendenti vicini alla pensione, per favorire l’ingresso dei giovani”.

La posizione di Marianna Madia è la seguente: “Se in un posto mando in pensione leggermente anticipata 3 dirigenti, non devo per forza sostituirli, magari basta prendere un funzionario. Con questa staffetta generazionale riduco, svecchio e risparmio. Partiremo con la riforma della dirigenza, tra fine aprile e inizio maggio. Non abbiamo ancora deciso lo strumento ma i contenuti sono chiari. In Italia ci sono troppi dirigenti, troppo anziani, che non ruotano e per i quali si è formata una giungla retributiva che non risponde nè a criteri meritocratici né a elementi oggettivi” dice Madia.

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In merito ai sindacati, “Spero collaborino. Favorire lo sblocco del turn over e la stabilizzazione e l’ingresso di giovani dovrebbe essere un obiettivo comune”. Sulle nomine del presidente dell’Istat e dei membri dell’Autorità anticorruzione, “ho avviato una procedura innovativa. Basta andare sul sito del ministero – spiega – e partecipare alla selezione”.

Stefania Giannini

Diversa l’opinione di un’altra ministra del Governo Renzi: la responsabile del ministero dell’istruzione Stefania Giannini “Non amo il collegamento tra chi va a casa e chi entra, un sistema sano non ha bisogno di mandare a casa gli anziani per far entrare i giovani. Per me è necessaria una alternanza costante”.

Stefania Giannini, a proposito dei prepensionamenti nella P.A per fare spazio ai giovani, in una sorta di staffetta ha aggiunto: “Il precariato è una deformazione patologica del principio di flessibilità, che va restituito alla sua fisiologicità. Un governo che crede nella flessibilità e non nella sua patologia deve trovare gli strumenti e lo sta facendo”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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