Il potere d’acquisto familiare ai livelli del 1995

Pubblicato il 7 Aprile 2014 alle 15:14 Autore: Daniele Errera

Ancora brutte notizie per l’economia nostrana. A denunciarlo è l’Istituto Nazionale di Statistica che certifica un abbassamento del potere d’acquisto, un crollo della spesa per consumi, pur attestando un incremento del reddito disponibile.

Una caduta quasi totale quella registrata dall’Istat quest’oggi: infatti, sebbene nel 2013 si sia verificata una crescita dello 0,3% del reddito disponibile, il potere d’acquisto familiare (reddito disponibile in termini reali) è calato, addirittura, del 1,1%. Il più basso livello dal 1995. Anche la spesa per consumi finali delle famiglie consumatrici decresce: -1,3%. Salgono, al contrario, i risparmi. +1,4% rispetto al 2012, per un totale di +9,8%.

Istat, disoccupazione stabile ai massimi storici

Circa lo Stato, il rapporto deficit/Pil si attesta al 3%, soglia massima richiesta dai parametri Ue. Ancora: nell’ultimo trimestre 2013, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al è stato pari all’1,1%: -0,4% rispetto allo stesso periodo del passato anno. Il dato più positivo di tutti, però, è stato quello dell’ammontare delle tasse. Infatti, sebbene i tributi si attestino su una percentuale pari al 51,5% (quarto trimestre 2013), rispetto ad ottobre-novembre-dicembre 2012 sono calati dello 0,3%. Su media annuale le tasse si confermano, comunque, al 43,8%.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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