Salute, Ministro Lorenzin “Con altri tagli addio sanità pubblica. Per curarsi serviranno assicurazioni”

Pubblicato il 29 Agosto 2014 alle 11:27 Autore: Giuseppe Spadaro
addio sanità pubblica

Grido di allarme lanciato dal ministro della salute Beatrice Lorenzin: “Se sulla Sanità dovessero piovere nuovi tagli, gli italiani dovrebbero rinunciare nel medio periodo al sistema sanitario come lo conosciamo oggi. I cittadini dovrebbero ricorrere necessariamente, per potersi curare, ad assicurazioni“. Il ministro della Salute Lorenzin con un’intervista al Messaggero sottolinea: “Intervenire in modo pesante, negando gli investimenti sulla sanità necessari, significa cominciare a immaginare la fine del sistema universalistico”.

ospedali

“Gli sprechi sono nelle Regioni. Lì è stata creata una duplicazione di sistema che ha provocato disservizi, costi esosi, mancanza di uniformità. Ma proprio per rispondere a questo – evidenzia Lorenzin – abbiamo messo in campo i costi standard e la centrale unica di acquisto con la Consip e la centrale unica regionale. Poi abbiamo rivisto le norme di reclutamento del personale, lo sblocco del turn-over. E, cosa più importante, è stata introdotta la digitalizzazione con la creazione di un open data vero. Tutto questo – sottolinea il ministro – è contenuto nel Patto della salute che il ministero dell’Economia conosce bene. Si tratta di interventi che ci permetteranno di recuperare miliardi di euro, non in cinque mesi, ma mano a mano che la riforma verrà attuata. Questi fondi ci serviranno per pagare ciò che manca: i grandi investimenti, senza i quali il sistema sanitario non può andare avanti”.

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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