Fiorentina: la maledizione dell’attacco

Pubblicato il 23 Settembre 2014 alle 12:30 Autore: Michele Palmiero

Non c’è pace in casa Fiorentina. Come se non bastasse il gigantesco punto interrogativo che avvolge Giuseppe Rossi la squadra allenata da Vincenzo Montella deve far fronte all’infortunio di Mario Gomez.
Il centravanti tedesco, reduce a dir la verità da un periodo di forte difficoltà in zona-gol, ha subìto una “lesione di primo grado alla giunzione mio-tendinea dei flessori della coscia destra”.
I tempi di recupero si aggirano sulle tre settimane: una vera e propria tegola per i viola, che sono nuovamente costretti a dar la caccia al podio della Serie A senza i due attaccanti più importanti.
Mario Gomez salterà dunque, oltre all’impegno di Europa League, i match contro Sassuolo, Torino e Inter. Se l’infortunio del tedesco preoccupa seriamente Montella e tutto lo staff tecncico la situazione di Giuseppe Rossi può ritenersi molto più grave.
Gomez e Rossi
Ciò che preoccupa maggiormente squadra, società e tifosi non è tanto il tempo di recupero dell’attaccante italiano quanto l’incognita riguardo la capacità di Rossi di tornare al calcio agonistico dopo 5 anni di ininterrotti guai fisici.
Nonostante un talento puro e cristallino Rossi dimostra una fragilità che rischia di condannarlo inevitabilmente all’infortunio: un destino tanto triste quanto immeritato.
I pensieri della Fiorentina però non posso distrarsi dall’incombenza del presente: nel turno infrasettimanale c’è da affrontare il Sassuolo.
Il match contro i neroverdi rappresenta una golosa chance per confermare la vittoria ottenuta contro l’Atalanta e sfruttare le difficoltà di Inter, Milan e Napoli inserendosi nella corsa al terzo posto.
Come affrontare il Sassuolo senza le due punte di diamante?
Tutti gli indizi lasciano pensare ad un 4-3-3 con Cuadrado e Vargas in supporto del giovane Babacar.
Bernardeschi
Per il momento sembra doversi accomodare in panchina uno dei giovani in rampa di lancio del nostro calcio: Federico Bernardeschi.
L’ex ala del Crotone ha mostrato buoni spunti sia con la Fiorentina sia con gli azzurri dell’Under 21, ma potrebbe non bastare per scalare le gerarchie di Vincenzo Montella.
Il campionato è lungo e ricco di insidie: l’unico modo che ha la Fiorentina per affrontare la maledizione che affligge l’attacco è affidarsi al coraggio e alle idee dell’Aeroplanino, in attesa della definitiva esplosione dei giovani talenti della “cantera viola”.