Piermario Morosini: a due anni dalla morte continuano le indagini

Pubblicato il 14 Aprile 2014 alle 10:44 Autore: Michele Palmiero

Il 14 Aprile di due anni fa una tragedia scosse il calcio italiano: la morte di Piermario Morosini. Le immagini del funerale del centrocampista del Livorno, svoltosi davanti a tifosi provenienti da tutta Italia, ha emozionato per settimane il mondo dello sport,  e in occasione del secondo anniversario di quella maledetta giornata il Livorno non ha voluto dimenticare la scomparsa del proprio angelo.
Prima dell’inizio del match tra i labronici e il Chievo è stata esposta una bellissima gigantografia, accompagnata dalle tante testimonianze di affetto del pubblico sugli spalti.
Gigantografia
Al termine dei 90 minuti il Livorno è uscito sconfitto da quello che può essere definito uno spareggio-salvezza, ma il ricordo di Piermario ha allontanato per qualche ora ogni pensiero riguardante il calcio giocato.
Morosini
Nonostante siano passati due anni dall’accaduto i dubbi e le riflessioni attorno alla sua morte sono tutt’altro che svaniti.
Notizia di pochi giorni fa è il rinvio a giudizio dei tre medici indagati per omicidio colposo: quello del Livorno, Manlio Porcellini, del Pescara Ernesto Sabatini e del 118 di Pescara Vito Molfese.
L’accusa rivolta ai tre è quella di non aver utilizzato il defibrillatore semi automatico, disponibile allo stadio Adriatico di Pescara.
La perizia presentata da Vittorio Fineschi, Francesco Della Corte e Riccardo Cappato, consulenti nominati dal Gip, intende dimostrare che i tre indagati non hanno predisposto al meglio le cure necessarie all’arresto cardiaco del calciatore, dovuto ad una cardiomiopatia aritmogena.
Il giorno della verità sarà molto probabilmente il 1 dicembre 2014, data nella quale si svolgerà il processo.
Indipendentemente dall’esito dell’indagine una certezza può rinfrancare i cuori di coloro che da due anni non sanno darsi pace: i tifosi di tutta Italia continuano a voler bene a Piermario Morosini.