Schwarzer-doping: perché la Kostner ha ascoltato il cuore?

Pubblicato il 30 Settembre 2014 alle 12:28 Autore: Stefano Merlino
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E’ una delle nostre atlete più vincenti e rappresentative. Quando pensi ad un’eccellenza italiana non puoi che pensare a lei, a Carolina Kostner, campionessa del pattinaggio artistico su ghiaccio. Nella sua carriera tantissimi trionfi conquistati con il duro lavoro, i sacrifici e il sudore. Da qualche settimana la sua stella è offuscata per quella bruttissima storia di doping e bugie che vede coinvolto l’ex fidanzato Alex Schwarzer, campione olimpico a Pechino 2008 nei 50 km.

COME ROVINARSI LA CARRIERA – Fanno male, malissimo, le immagini di quella conferenza stampa in cui il marciatore di Vipiteno confessa di aver fatto uso di sostanze dopanti alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012. Nonostante quel ritorno a gareggiare previsto per il 2016, la sua carriera è stata distrutta per sempre da quella diabolica voglia di vincere nel modo più disonesto che esista.

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Schwarzer  in un niente, è passato da modello positivo per i più giovani che vogliono avvicinarsi allo sport, a criminale senza vergogna che ha preso in giro l’Italia intera. Sarà quasi impossibile riconquistare la fiducia degli italiani dopo questo scandalo.

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L’AMORE VINCE SEMPRE ? – In tutto questo uragano c’è purtroppo anche il nome della Kostner, che avrebbe visto più volte l’ex fidanzato fare uso di sostanze dopanti ( “Alex utilizzava uno strano macchinario” ) e di essere stata sua complice durante dei controlli a sorpresa. La pattinatrice, che comunque ha raccontato la sua versione in Procura Antidoping, per ora non rischia nulla ma la sua posizione resta piuttosto delicata.

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La Kostner, insomma, sapeva del vizietto di Schwarzer e lo avrebbe pure aiutato a saltare dei controlli Antidoping, mentendo agli ispettori che puntualmente suonavano il campanello. Il perché di tutto ciò? L’amore smisurato verso il marciatore, di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane con dichiarazioni gustose da parte di Federica Pellegrini ( “Io non l’avrei mai difeso” ) e di Tania Cagnotto ( “Brava Carolina, hai fatto bene” ). Meglio lasciarsi comandare dal cuore oppure ascoltare la severa voce della ragione?

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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