In Grecia si cambia verso davvero, occupazione in primo timido aumento

Pubblicato il 20 Ottobre 2014 alle 08:00 Autore: Gianni Balduzzi

Rischia di essere un fuoco di paglia, destinato a essere smentito in breve tempo da una nuova emergenza del debito, ma per il grande crollo di occupazione che c’è stato e la maggiore prostrazione che un Paese occidentale ha dovuto patire dal dopoguerra,  causa delle scelte sbagliate dei propri governanti, è giusto dare conto anche di piccoli progressi, di piccoli tentativi di uscire dal tunnel.

ELSTAT, l’ufficio di statistica greco, è più lento a sfornare i dati dei corrispettivi europei e un report completo dell’occupazione si riferisce solo a luglio, ma è molto utile a illustrare l‘inversione di rotta che sta avvenendo. A luglio il numero degli occupati è salito a 3 milioni 582 milioni di persone, solo 70 mila persone in più del luglio 2013, ma quasi 120 mila in più del minimo toccato a febbraio 2014.

Viene illustrato bene di seguito il progresso:

disoccupaz occupaz grecia trend

Come si vede i dati sono destagionalizzati, perchè sarebbe molto fuorviante, soprattutto in una nazione basata sul turismo, prendere i dati grezzi, che, tra parentesi vedrebbero comunque un progresso di 100 mila posti, invece che 70 mila, rispetto al luglio 2013, segno che è proprio il turismo uno di settori ad essere migliorato maggiormente.

Parallelamente è anche la disoccupazione ad essere diminuita, 70 mila disoccupati in meno rispetto a un anno prima (90 mila sse non destagionalizzati) e comunque 80 mila in meno rispetto ai massimi del settmbre 2013.

Anche il numero di inattivi scende, in particolare sono 300 mila in meno del 2004, si tratta di persone che non potendo presumibilmente più contare sul mantenimento di un familiare si mettono sul mercato del lavoro, o un numero minore di prepensionamenti, come del resto accade in Italia.

Il tasso di disoccupazione rimane altissimo, 26,4%, era del 9,6% prima della crisi, e se in piccola parte è stato determinato da un numero minore di inattivi, per la grandissima parte si tratta di perdita del posto di lavoro, tuttavia c’è un calo rispetto al 27,8% del 2013. Un calo che non è uniforme.

Vediamo la differenza per età, che si rivela molto interessante:

disoccupazione grecia età

Vi è un crollo del 7,5% nella disoccupazione giovanile! E del 5,7% rispetto al 2012. Tutti gi altri cali sono minori, segnalabile il -2% tra i 35 e i 44 anni. Il calo della disoccupazione tra i 15 e i 24 anni, pur rimanendo su livelli altissimi, rappresenta principalmente che con le nuove leggi sul lavoro e il calo del costo del lavoro i giovani sono coloro che sono inizialmente favoriti e scelti per essere assunti. E’ poi probable che si tratti di settori a basso valore aggiunto come soprattutto il turismo, e come in Spagna la nuova congiuntura favorevole si basi su questi campi.

Che non si possa cantare vittoria così presto lo indicano anche altri grafici dell’ELSTAT che riportano un po’ alla realtà rispetto a possibili facili entusiasmi, ovvero quelli relativi all’andamento dell’occupazione e della disoccupazione negli ultimi anni fin da prima la crisi economica.

Il grafico dell’occupazione:

grecia occupazione

E quello dei disoccupati:

disoccupazione grecia

Come si vede si tratta di piccoli cali della disoccupazione, limitati aumenti dell’occupazione rispetto ai valori del 2008, che non è dato di sapere quando si potranno raggiungere di nuovo. 900 mila disoccupati da recuperare per la Grecia sono come 5 milioni  per l’Italia, una cifra oggettivamente enorme.

Tuttavia si deve pur partire con il recupero, quest’anno a differenza dell’Italia la Grecia avrà il segno più, e se saranno risolti i timori della comunità finanziaria internazionale per l’uscita dall’ombrello della troika che hanno provocato i crolli di borsa degli ultimi giorni, passo dopo passo potrà dirsi chiusa la più devastante crisi economica di un Paese avanzato negli ultimi 70 anni.

 

 

 

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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