Thohir guarda alla MLS: “Investire li è molto più sicuro”

Pubblicato il 16 Ottobre 2014 alle 12:30 Autore: Lorenzo Stella

Thohir è un presidente molto mediatico, forse secondo solo al nuovo numero 1 della Sampdoria, “Er Viperetta” Ferrero. Sicuramente una cosa che lo differenzia dal presidente dei blucerchiati è la qualità dei contenuti messi in campo durante le interviste: Ferrero parla della D’Amico e immagina stadi sul mare; Thohir offre ricette per far si che il calcio italiano torni quello di un tempo.

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Così, intervistato dalla CNN, il proprietario dell’Inter offre nuovi spunti di riflessione e prende ad esempio l’americana MLS. “Una volta la serie A era il campionato numero uno, adesso forse è il quarto, dobbiamo fare qualcosa. Io ricordo ancora i giocatori che erano in serie A negli anni Novanta ma i miei figli, che hanno 15 anni, non conoscono alcun giocatore del campionato italiano. Il mondo sta cambiando. Tutte le componenti del calcio italiano, la Federazione, i club, le leghe, devono aprirsi maggiormente alla globalizzazione. La Serie A deve modernizzarsi, fare molte cose: le faremo insieme, così la Serie A può tornare numero uno. Giocare anche il sabato pomeriggio alle 3 può aiutare per esempio. Va bene per il mercato asiatico per ovvie questioni di fuso orario. Guardate alla Mls, gli investitori stranieri sono numerosi perché le strutture e le varie industrie sono più trasparenti e tutto ciò è molto più sicuro per coloro che vorrebbero investire, che sanno ancor prima cosa troveranno andando allo stadio. In serie A, invece, non è la stessa cosa e ora è diventata una sfida per tutti nel diventare più trasparenti, più aperti”

In conclusione, Thohir da un consiglio a tutti gli altri presidenti del mondo del calcio italiano: “Ho detto a molti miei omologhi nel calcio italiano che se dovesse succedere un’altra Calciopoli il calcio italiano morirà. Non saremmo più secondi o terzi ma forse noni…”

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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