Ucraina: le elezioni di un paese in guerra

Pubblicato il 21 Ottobre 2014 alle 13:47 Autore: Guglielmo Sano

Il 26 ottobre si terranno le elezioni in Ucraina, le prime dopo i fatti di Maidan Nezaleznosti, la guerra contro i separatisti, l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica Petro Poroschenko. Il paese è radicalmente cambiato negli ultimi mesi mentre il Parlamento rispecchia ancora l’assetto politico che incarnava il fuggitivo ex Presidente Yanukovich.

Domenica però non sarà una festa: ai seggi non si recheranno gli abitanti della Crimea, ormai parte della Federazione Russa, e soprattutto quelli delle Regioni, per niente pacificate, di Donetsk e Luhansk. Le repubbliche separatiste andranno al voto il 2 novembre ed eleggeranno dei propri organi di governo locale.

Il comitato elettorale centrale oggi ha fatto sapere di aver terminato la registrazione degli osservatori internazionali che monitoreranno il corretto svolgimento della tornata. Presenti all’appello in 2321: 304 in rappresentanza di stati esteri, 2017 fanno parte di 20 diverse organizzazioni non governative.

ucraina rada

Il comitato elettorale specifica in un comunicato che: 19 vengono dalla Polonia, 19 dall’Ungheria, 16 dalla Lituania, 4 dal Regno Unito, 4 dal Kazakistan, 3 dalla Turchia, 1 dai Paesi Bassi, 47 dall’Ufficio OSCE per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani, 188 dall’Ukrainian World Congress, 99 dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE, 43 dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, 28 del Comitato del Congresso ucraino d’America, 10 dalla Missione di Osservazione Canadese (CANEOM), 8 dal comitato Open Democracy, 4 dall’European Prospect and Security Institute e 1 dall’International Republican Institute.

Nel frattempo sale il livello di allerta attentati, come riportato in una nota dell’intelligence di Kiev (SBU) citata dall’agenzia di stampa Interfax.

In particolare dopo quello successo ieri a Volodymyr Borysenko, candidato a uno dei 450 seggi da deputato in palio. Il membro del partito del Premier Yatseniuk, appena uscito di casa, è stato investito in pieno dall’esplosione di congegno esplosivo: la polizia ha ipotizzato l’utilizzo di una granata.

Borysenko è rimasto in vita solo perché indossava un giubbotto anti-proiettile. Recentemente il candidato aveva ricevuto delle minacce.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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