Cresce la socialdemocrazia in Svezia e in Norvegia

Pubblicato il 23 Ottobre 2014 alle 07:43 Autore: Antonio Scafati

Non c’è solo la ricerca di un sommergibile nelle acque del Mar Baltico, nella Scandinavia di fine ottobre. C’è anche la politica. E sia in Svezia che in Norvegia, la socialdemocrazia riguadagna pugni.

In Svezia, i sondaggi, pubblicati qualche giorno fa, hanno dato una spinta al governo rosso-verde: cresce il vantaggio sulla coalizione di centrodestra che ha guidato il paese per otto anni.

Si votasse oggi, l’attuale coalizione composta da Socialdemocratici e Verdi otterrebbe il 44,4 per cento dei voti: alle elezioni di settembre i due partiti avevano messo insieme il 38 per cento.

Continuano a crescere anche i Democratici Svedesi, partito di destra fuori dagli schieramenti, accreditato ora di un corposo 13,3 per cento. Il motivo, secondo Peter Santesson, analista dell’agenzia Demoskop che si è occupata del sondaggio, è soprattutto da ricercare nell’immigrazione: “La crescita dei Democratici Svedesi è legata all’insoddisfazione nei confronti della politica sull’immigrazione, rispetto alla quale gli altri sette partiti hanno posizioni molto simili”.

Svezia 2

Photo by Mia AnderssonCC BY 2.0

Ma è soprattutto in Norvegia che il Partito Socialdemocratico (la principale forza di opposizione) corre veloce: mai così in alto dal 1999. La principale forza di opposizione, ha toccato la scorsa settimana quota 39 per cento: si tratta di un picco che non veniva raggiunto da 15 anni.

Il Partito della Destra della premier Erna Solberg è al 25,9 per cento, il Partito del Progresso (partner di governo) è al 13,8: messi insieme i due arrivano al 39,7. Praticamente come il Partito Socialdemocratico.

Il leader laburista Jonas Gahr Støre ha commentato così: “Questi numeri danno a tutti una grande spinta per continuare a fare del nostro meglio”.

Secondo Støre, questi risultati vanno letti anche alla luce della recente proposta di bilancio presentata dal governo, una proposta che alle opposizioni non piace per niente: “Tagli ai sussidi per i bambini e per le persone disabili non si conciliano bene con i vantaggi fiscali per i ricchi: questo governo sta imboccando una strada che la gente non vuole, ecco perché gli elettori si rivolgono al Partito Socialdemocratico”.

Immagine in evidenza: photo by Håkan DahlströmCC BY 2.0

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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