Bari, a poche ore dall’asta e’ già bagarre. Sannicandro smentisce un suo coinvolgimento diretto

Pubblicato il 16 Aprile 2014 alle 18:21 Autore: Calcio Finanza
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Mancano meno di 48 ore e finalmente conosceremo il destino di quello che sarà il nuovo Bari Calcio. In lizza sembrerebbero esserci 4 cordate. La Fc Bari 1908 di Paparesta e Sperduti, la Fc Bari 1904 guidata dagli avvocati Dalfino e Di Bello e la Ssc Bari guidata dalla londinese Edra con referenti Marcello Felli e Donato Di Campli, tutte già affiliate alla FIGC come da regolamento dell’asta, mentre la quarta dell’imprenditore lombardo Ghirardini potrebbe farlo nelle prossime ore.

Paparesta e Sperduti

In pole position ci sarebbe la Fc Bari 1908 di Paparesta e Sperduti, alle cui spalle pare ci sia nient’altro che Arkady Rotenberg, uno degli uomini d’affari più influenti in Russia. Lui e suo fratello, anche lui miliardario, Boris, erano gli sparring partner a judo del Presidente Vladimir Putincon il quale hanno mantenuto ottimi rapporti. A partire dal 2008 i Rotenberg hanno iniziato l’acquisizione di società controllate dal gigante energetico russo Gazprom e costruiti dalla Stroygazmontazh Corporation (o SGM Group), una delle più grandi imprese di costruzione nel settore dell’energia. Arkady detiene il 51% di SGM e detiene una quota del 26% in Mostotrest, una grande azienda di costruzioni stradali. Arkady possiede inoltre anche il 50% di TPS Avia, un’impresa di costruzioni che ha vinto una gara d’appalto per l’ONU relativo al nuovo progetto aeroportuale di Sheremetyevo vicino a Mosca, il che comprende anche il terminal ONU da 15 Milioni di passeggeri e l’impianto di carico. A livello calcistico sono già proprietari della Dinamo Mosca, uno dei club più forti di Russia.

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La smentita di Sannicandro

Alle spalle del duo italiano ci sarebbe la Fc Bari 2014 sostenuta da investitori turchi e i cui referenti tricolore sarebbero gli avvocati Dalfino e Di Bello. La cordata turca non sarebbe tra le favorite soprattutto dopo che Calcio&Finanza ha sentito l’assessore allo sport del Comune di Bari,Raffaele Sannicandro, il quale ha smentito categoricamente un suo coinvolgimento diretto nell’affare Bari Calcio e sottolineando il suo duro lavoro per il club barese e la sua città. “Io lavoro per il Comune di Bari e per risolvere la criticità dell’AS Bari in quanto società sportiva ultracentenaria e che rappresenta l’identità e la storia sportiva della città – ha detto l’assessore- Quindi ho creato le condizioni, lavorando su questo tema fin dal 2005 in qualità di Assessore allo Sport del Comune di Bari, perché lo stadio San Nicola potesse essere riqualificato e rimodernato a cura della stessa società di calcio, ovvero di partner privati che siano interessati ad un investimento di questo genere.
Questa modalità di progettualità sono ormai praticate in varie città europee e vede lo stadio come elemento fondamentale per la promozione e la valorizzazione di importanti squadre di calcio (Barcellona, Manchester, Monaco, Aiax, Juventus ecc…).
Sannicandro ha detto anche di essere molto felice che questa idea di binomio perfetto, squadra-stadio, si stia concretizzando con la partecipazione e l’interesse di numerosi gruppi imprenditoriali italiani e stranieri per il “progetto di riqualificazione dello stadio” in sinergia con l’acquisto del titolo sportivo dell’AS Bari calcio.
“Io ho dato le necessarie informazioni sul progetto e sulla città a chiunque abbia chiesto tali informazioni ed in particolare a tutti i soggetti interessati in questo momento all’acquisto del Bari.
Avrò certamente piacere, come tutti i baresi, che l’asta sia aggiudicata al miglior gruppo, ovvero a chi dimostri di essere un gruppo solido economicamente e ineccepibile dal punto di vista etico. Non sono e non voglio essere accostato ad alcun gruppo in quanto io lavoro per il Comune di Bari e per i baresi“.

Calcio & Finanza