Si apre a Reykjavík l’Arctic Circle Assembly

Pubblicato il 31 Ottobre 2014 alle 07:42 Autore: Antonio Scafati

Tre giorni di dibattiti, incontri e confronti con al centro un tema che è ambientale, geopolitico ed energetico: l’Artico, il suo futuro, il futuro delle risorse naturali nascoste sotto i ghiacci e delle rotte navigabili che si apriranno da qui ai prossimi anni. Oggi l’Harpa Conference Center di Reykjavík apre le porte a oltre 900 partecipanti provenienti da 34 paesi del mondo, giunti in Islanda per partecipare all’Arctic Circle Assembly che si chiuderà domenica.

In Islanda sono attesi leader politici dall’Europa, dall’Asia e dall’America. Tra gli altri, ci saranno il presidente della Repubblica finlandese Sauli Niinistö, Artur Chilingarov in rappresentanza di Vladimir Putin e il Segretario Generale dell’OCSE José Ángel Gurría.

L’Islanda farà gli onori di casa con il primo ministro Sigmundur Davíð Gunnlaugsson e lo speaker del Parlamento Einar Kristinn Guðfinnsson. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond invieranno dei videomessaggi.

Arctic Circle Assembly 2

Photo by NASA Goddard Space Flight CenterCC BY 2.0

Delegazioni da paesi come la Francia e il Giappone illustreranno le loro proposte politiche per lo sfruttamento sostenibile dell’Artico. Oltre a loro, l’Arctic Circle Assembly accoglierà centinaia di scienziati e rappresentanti di grandi compagnie con interessi nella regione.

Per tre giorni Reykjavík ospiterà tavoli e dibattiti che affronteranno il tema dedestino dell’Artico a tutto tondo: dal riscaldamento globale allo scioglimento dei ghiacci passando per le nuove rotte navigabili che potrebbero essere percorribili da qui a qualche anno, dai diritti dei popoli indigeni che vivono nella regione allo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali.

Arctic Circle Assembly è nato l’anno scorso su iniziativa del presidente della Repubblica islandese Ólafur Ragnar Grímsson, dell’ex primo ministro della Groenlandia Kuupik Kleist e di  Alice Rogoff, editrice dell’Alaska Dispatch. Si tratta di un’organizzazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di raccogliere e sintetizzare le proposte per uno sviluppo sostenibile dell’Artico.

Il primo incontro si è tenuto l’anno scorso a Reykjavík, diventando subito la più grande assemblea internazionale sull’Artico. Da qui in avanti, i delegati si incontreranno ogni autunno in Islanda, mentre forum speciali saranno allestiti in giro per il mondo. Per l’anno prossimo ne sono in programma tre: uno negli Stati Uniti, uno in Groenlandia e l’altro a Singapore.

Immagine in evidenza: photo by DVIDSHUBCC BY 2.0

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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