Articolo 18 e Jobs Act: nessuna concessione dal ministro Poletti

Pubblicato il 4 Novembre 2014 alle 10:12 Autore: Redazione

Nessuno spazio di mediazione sul Jobs Act: è la posizione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Il ministro Giuliano Poletti, intervistato da La Stampa, sembra poco intenzionato a fare passi indietro e afferma: “c’è una discussione parlamentare in corso” sulla delega sul lavoro, “vediamo come si sviluppa ma ciò che pensa il Governo è scritto nella legge e nel mio intervento al Senato. Quindi, per quanto mi riguarda, la legge potrebbe essere approvata nel testo attuale”.

Poletti ricorda che per la prima volta nella storia di questo Paese c’è un governo che anziché promettere “interventi generici, decide una riforma radicale contro la precarietà. Questi sono i fatti”.

 poletti ai sindacati usiamo toni giusti

JOBS ACT, POLETTI “SCIOPERI INGIUSTIFICATI”

Rispetto agli scioperi generali di Fiom e Cgil Poletti afferma: “siamo in democrazia, ciascuno ha la libertà e la responsabilità di fare le proprie scelte. Ma mi permetto di dire che nel merito ritengo questi scioperi ingiustificati”.

JOBS ACT, POLETTI “USIAMO TONI GIUSTI”

Alla domanda se dietro gli scioperi si siano solo ragioni politiche il ministro Poletti risponde: “Se uno ritiene di fare uno sciopero per contestare i contenuti di una legge, evidentemente è mosso da ragioni di questo tipo”. Per Poletti “È bene che tutti coloro i quali intervengono intorno ai temi del lavoro evitino di alzare i toni oltre un certo livello”. In merito alla manifestazione che ha portato agli scontri tra polizia e manifestanti ecco Poletti: La settimana scorsa sono accaduti dei fatti che parlano da soli” che chiude con un invito: “usiamo i toni giusti, e confrontiamoci nel merito, è l’unica cosa che conta”.

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