Kobane: la crudeltà dell’Isis

Pubblicato il 4 Novembre 2014 alle 14:34 Autore: Guglielmo Sano
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Humans Right Watch ancora una volta si concentra sulla crudeltà dell’Isis. Nell’ultimo rapporto emergono i dettagli delle torture praticate su molti giovani, tra i 14 e i 16 anni, durante l’assedio della città curda di Kobane in Siria. L’osservatorio internazionale ha raccolto le testimonianze di 4 ragazzi di quella fascia d’età: catturati nel maggio scorso dai militanti dello Stato Islamico mentre ritornavano dagli esami scolastici sostenuti ad Aleppo, oggi sono al sicuro in Turchia.

PESTAGGI E CAVI ELETTRICI

Il racconto delle torture non poteva essere più crudo. Le guardie sottoponevano gli ostaggi a continue violenze e pestaggi per qualsiasi comportamento giudicato inappropriato: dai tentativi di fuga allo scarso impegno nello studio del Corano. Non era insolito essere frustati anche con dei cavi elettrici. I giovani erano obbligati a vedere filmati in cui venivano decapitati altri ostaggi. Un ragazzo di 15 anni è stato lasciato sospeso in aria con le mani legate dietro la schiena e un piede legato alle mani perché aveva invocato la madre, invece che Allah, per la paura.

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SENZA SCRUPOLI IN IRAQ

Dal ministero per i Diritti Umani iracheno, ieri, hanno riferito che truppe dell’Isis hanno sterminato 322 membri della tribù sunnita di Albu Nimr in una recente serie di esecuzioni. Quasi certa la presenza di 6 donne e 9 bambini tra i giustiziati. L’Ammiraglio John Kirby, portavoce del Pentagono, non ha confermato i dati ma ha anche aggiunto: “non abbiamo motivi per non ritenerli esatti”.

CROCIFISSIONI IN SIRIA

Secondo l’Osservatorio Nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), nell’ultima settimana di ottobre nella città siriana di Albukamal i militanti dello Stato Islamico hanno prima decapitato e poi crocifisso otto ribelli al regime di Bashar al Assad. Pochi giorni fa tre uomini sono stati decapitati a Dayr az Zor, capoluogo della regione orientale della Siria, perché accusati, invece, di essere dalla parte del Presidente siriano. I loro corpi sono stati esposti nei pressi di un giardino pubblico.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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