Sciopero Cgil indetto per il ponte dell’Immacolata: e scoppia la polemica

Pubblicato il 12 Novembre 2014 alle 16:26 Autore: Erika Carpinella
susanna camusso

Mentre il Ministro Marianna Madia convoca i sindacati a Palazzo Chigi lunedì 17 novembre per discutere della riforma della Pubblica Amministrazione con conseguente contratto degli statali, cade una pioggia di polemiche su Susanna Camusso e la decisione di proclamare lo sciopero generale della Cgil per venerdì 5 dicembre. La polemica nasce dal fatto che il 5 dicembre è all’inizio del ponte dell’Immacolata, ossia un weekend lunghissimo in cui molti lavoratori non sono disponibili a prender parte allo sciopero. La polemica scoppia soprattutto sui social: « Fissare sciopero il 5 dicembre sa tanto di weekend lungo già che 8 dicembre è una festività,» scrive un utente «La CGIL che proclama lo sciopero per il 5 (venerdì, l’8 è festa) = occupazione scuole superiori prima delle feste di Natale. Pagliacci»; «Buffoni, #ScioperoPonte». E ancora: «Lo sciopero generale convocato prima del ponte dell’Immacolata dimostra la debolezza della Cgil e dei motivi dello #scioperodelponte». «Suona strano che uno sciopero generale venga sempre chirurgicamente nel weekend o in prossimità di feste»; «Proclamare lo sciopero generale per il 5 dicembre sembra un ponte mascherato no?».  «La scelta della data dello sciopero genere dice molto su quanto sia un rito inutile…..». Infine: «Vorrei dire alla #Camusso che organizzare lo sciopero per il 5/12 allungando così il ponte dell’Immacolata rende il tutto poco credibile».

Carmelo Barbagallo, segretario generale aggiunto della Uil, aveva invece suggerito alla Camusso di aspettare ad indicare una data per l’eventuale sciopero e di procedere alla mobilitazione insieme agli altri sindacati.

Ma la leader del sindacato di via Nazionale è andata dritta per la sua strada. «La proposta che facciamo al direttivo» ha detto Camusso « parte dalla valutazione della grande mobilitazione del 25 ottobre e da quella dell’8 novembre, dalle richieste venute da quelle piazze, dalla volontà che abbiamo di salvaguardare tutti i punti di iniziativa unitaria, a partire dallo sciopero deciso per la scuola. La proposta che facciamo a Cisl e Uil è di convergere tutti su quella data. Credo sia interesse e responsabilità di tutti ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono». Infine, sulla convocazione del Governo per il 17 novembre, ha così risposto : «Siamo sempre pronti a farci stupire da effetti speciali ma dubito che il Governo si stia accingendo a decidere un cambiamento strutturale della legge di stabilità per questo penso che dovremo continuare la nostra mobilitazione».

Erika Carpinella