L’indiscrezione de Il Fatto: a Palazzo Chigi poca trasparenza

Pubblicato il 4 Dicembre 2014 alle 12:02 Autore: Daniele Errera

Il Fatto Quotidiano denuncia assenza di trasparenza circa gli stipendi dei vari membri degli staff ministeriali. Specialmente per quel che riguarda le collaborazioni esterne. E poi ci sono i maxi stipendi. La curiosità? Non sono destinate alle parti politiche, bensì alle amministrative.

Aprile 2014: Renzi annuncia di voler “mettere online ogni centesimo di spesa pubblica”. Le sezioni trasparenza vi sono nelle varie Regioni, perché non dovrebbero esserci a livello nazionale? La voce su governo.it di fatto c’è, ma secondo il quotidiano fondato da Marco Travaglio i dati pubblicati sono parziali.

Assunzione di personale

Se per l’assunzione di personale erano stati posti ben 4 milioni di euro, solo per il Ministero della Pubblica Amministrazione (Marianna Madia), per quello delle Riforme (Maria Elena Boschi) e per quello degli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport (Maria Lanzetta), sono stati spesi ben 3,2 milioni.

Il caso più particolare è quello della Boschi: se il suo Ministero (senza portafoglio) ha 4 dipendenti per un totale di 200.000 euro spesi, dall’altra parte il Fatto denuncia oltre 1,5 milioni spesi. Ma fanno sapere che vi sarà un risparmio di 300.000 euro: salvataggio in zona Cesarini?

maria elena boschi

I risparmi del ministro Maria Elena Boschi

Chi risparmia sembra essere la Madia: un milione il budget del Dicastero della Semplificazione e Pa. Utilizzati soli 350.000 euro. Brava la Ministra, anche se resta in sospesa pubblicazione (nel senso che non è noto) lo stipendio del capo gabinetto e consigliere parlamentare di uno dei suoi collaboratori, Bernardo Polverari. Maria Carmela Lanzetta ha un budget minore: 700.000 euro. Di questi, 400.000 sono divisi per 7 collaboratori, ma non equamente: il 50% finisce nel conto del capo di gabinetto, Luigi Fiorentino. Gli altri sottosegretari si dividono la restante pare di budget (800.000 euro) necessari per arrivare ai 4 milioni totali: tra i sottosegretari, Marco Minniti (delega alla sicurezza) spicca con 400.000 euro annui.

Stipendi ed emolumenti

Ma i coni d’ombra restano, e sono molti: lo stipendio del Segretario particolare del ministro Boschi, Marco Rivello, non è ancora noto perché l’incarico è in corso di registrazione. Lo stipendio è da determinare anche per il fotografo di Renzi, Tiberio Berchielli, concittadino del premier.

Poi c’è Delrio che spende molto più di Renzi, arrivando, addirittura, a far superare gli stipendi dalle indennità. Insomma, in un periodo drammatico come quello attuale, in cui gli sforzi sono stati chiesti a tutte le fasce della popolazione, dagli indigenti ai ricchi, per mezzo di più e più spending review, c’è chi potrebbe agitare la bandiera della questione morale anche nei confronti del Governo, oggi accusato di poca trasparenza e budget troppo elevati.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →