In Serie A domina Genova, l’odiata Milano piange

Pubblicato il 9 Dicembre 2014 alle 02:40 Autore: Lorenzo Stella
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Cala il sipario sulla 14° giornata di Serie A, una giornata che si porta dietro parecchi verdetti. Il primo è sicuramente che, anche se non siamo nemmeno al giro di boa, questa stagione si rivelerà nuovamente deludente per le milanesi. L’Inter è saldamente relegato nella parte destra della classifica e la partita contro la modesta Udinese di Stramaccioni ha mostrato che le falle difensive sono rimaste di casa al Meazza nonostante l’arrivo di Mancini; della serie “Non puoi pretendere che Vettel vinca il mondiale di Formula 1 con una Multipla”. I cugini rossoneri non navigano di certo in acque meno turbolente, la rinascita del Milan affidata a Pippo Inzaghi tarda a concretizzarsi e l’andamento incerto di questo campionato mostra una squadra con evidenti e devastanti cali di concentrazione.

La sfida fra Genoa e Milan è una delle più calde della Serie A

La sfida fra Genoa e Milan è una delle più calde della Serie A

La sconfitta del Milan sull’insidioso campo del Luigi Ferraris giunge per mano, o meglio, per piede di Luca Antonelli, terzino sinistro capitano del Genoa e cresciuto nella scuola calcio rossonera. Antonelli figlio, per altro, di quel Roberto Antonelli, detto Dustin, che ha vestito la maglia del diavolo fra il 1977 ed il 1982. Vecchie beghe di famiglia insomma. Malinconici ricordi a parte, il gol del capitano del grifone porta il Genoa al terzo posto in classifica; a sei lunghezze dalla Roma e ad un solo punto di vantaggio sugli odiati cugini blucerchiati.

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A chiudere la giornata, infatti, si presenta un posticipo parecchio anomalo fra Hellas Verona e Sampdoria. I liguri passano in vantaggio grazie ad un rigore trasformato da Eder; il Verona, in dieci, pareggia con Toni, ma i blucerchiati fanno tremare le corde dell’orgoglio e nel secondo tempo chiudono i giochi grazie a Okaka e al promesso sposo di Benitez, Manolo Gabbiadini. Se il campionato si chiudesse alla quattordicesima giornata, saremmo testimoni di un evento storico: le due squadre genovesi al di sopra delle due milanesi. Classifica finale alla mano, ciò non era mai successo nonostante sia stato sfiorato una volta, ma la memoria deve tornare indietro di più di settant’anni. Correva la stagione 1941-42 ed il Genoa 1893, con 37 punti, arriva quarto. A dieci lunghezze si piazzano tre squadre: Fiorentina, Milan e Liguria. Peccato che per la differenza reti il Milan superasse di gran lunga la società genovese creata nel 1930 dall’unione fra Corniglianese e Dominante – creata a sua volta dall’unione fra Andrea Doria e Sampierdarenese, le stesse squadre che daranno vita alla Sampdoria nel 1946.

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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