Torture Cia, Cheney: “Bush sapeva”

Pubblicato il 11 Dicembre 2014 alle 13:03 Autore: Redazione

Intervistato da Fox News, l’ex vice-presidente degli Stati Uniti Dick Cheney ha dichiarato che George W. Bush, presidente Usa ai tempi dell’11 Settembre, sapeva benissimo cosa facesse la Cia. Il rapporto del Senato Usa sulle torture dell’Agenzia d’Intelligence è “full of crap” ha poi aggiunto Cheney.

“Bush era totalmente informato”

Dick Cheney non ha usato mezze misure per descrivere il rapporto dell’Intelligence panel del Senato sulle torture della Cia ammettendo, tuttavia, di non averlo letto tutto. “Il Presidente Bush sapeva tutto quello che doveva sapere sul programma di interrogatori della Cia – ha dichiarato Cheney ai microfoni di Fox News – l’idea che la commissione sta cercando di spacciare, cioè che l’agenzia operasse di nascosto, è una menzogna bella e buona”. Cheney ha inoltre aggiunto che “non solo Bush veniva informato, ma si informava di sua spontanea volontà” e “io non avevo motivo di tenergli nascosto qualcosa”.

Prima della pubblicazione del rapporto sugli interrogatori “rafforzati” della Cia, Bush era sceso personalmente in campo per difendere l’agenzia. “Siamo fortunati ad avere uomini così a lavorare per noi” aveva dichiarato domenica l’ex presidente alla Cnn. Cheney, adesso che la brutalità dei metodi usati dalle spie americane è venuta ufficialmente alla luce, rincara la dose: “la Cia merita credito non condanna” perché “il suo programma era necessario per la sicurezza del paese”.

cheney

Reazioni internazionali

Le organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani e le Nazioni Unite hanno chiesto l’incriminazione di tutti i responsabili del programma di torture della Cia dal 2001 al 2007. Ben Emmerson, responsabile Onu per i diritti umani e la lotta al terrorismo, ha dichiarato che “secondo il diritto internazionale, gli Stati Uniti sono obbligati a consegnare i responsabili alla giustizia” aggiungendo che “le violazioni dei diritti umani in questione erano chiaramente orchestrate ad alto livello”. Finora i tentativi del Dipartimento di Giustizia americano di far processare membri dell’amministrazione Bush per maltrattamento di detenuti non sono andati a buon fine: due indagini di questo tipo si sono concluse con un’assoluzione per insufficienza di prove.

Nel rapporto della commissione del Senato non sono stati indicati i paesi dove si svolgevano le torture. Il Presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani, però, sospetta che alcuni “black sites” – le strutture segrete dove venivano portati i prigionieri da interrogare – si trovassero proprio dalle parti di Kabul. “Gli Usa hanno violato tutte le norme riguardanti i diritti umani riconosciute nel mondo” ha commentato con forza Ghani.

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