Reato di stalking, record di denunce, e la giustizia si ingolfa

Pubblicato il 18 Dicembre 2014 alle 08:00 Autore: Gianni Balduzzi

Secondo il quinto rapporto della commissione per l’efficienza della giustizia (Cepej), la giustizia italiana continua a collezionare primati negativi. Tra i 47 Paesi aderenti al Consiglio d’Europa, l’Italia è quello con il più grande arretrato nel penale, al secondo posto per quello nel civile e sempre sul podio per numero di giorni che occorrono per vedere la fine di un processo in primo grado.

Alla fine del 2012 i processi penali pendenti erano quasi un milione e mezzo (1.454.452) e le cause civili in attesa di giudizio 4,6 milioni, un numero inferiore solo a quello della Germania.

L’Italia è anche il Paese in cui occorre più tempo per ottenere un giudizio in primo grado per bancarotta, 2.648 giorni (cioè oltre sette anni)

E terza, dopo Bosnia e Malta, per quelli necessari ad ottenere una sentenza in un processo civile, 590 giorni

Un’altra caratteristica italiana è certamente l’ampio numero di leggi, la loro moltiplicazione: anche dopo lo sfoltimento dell’ultimo decennio, in particolare da parte del ministro per la semplificazione Calderoli, queste sono più di 10 mila, rispetto alle 7 mila francesi, 5500 tedesche e 3300 inglesi, ma toccavano le 50 mila fino a pochi anni fa, per esempio all’epoca dell’introduzione della legge sullo stalking, nel 2009, che punisce le “condotte persecutoria e che interferiscono nella vita privata della persona provocando uno stato d’ansia e paura e compromettendo, in tal modo, il normale svolgimento della vita quotidiana (es.: comportamenti invadenti, di intromissione, con pretesa di controllo, minacciando costantemente la vittima con telefonate, messaggi, appostamenti, ossessivi pedinamenti)” e viene punito con una pena da 6 mesi a 4 anni salvo le aggravanti (per es in caso di minori), pena aumentata a 5 anni con la Svuotacarceri del 2013 (che pure però ha di fatto eliminato il carcere per chi abbia subito una pena inferiore a 3 anni).

Legge sullo stalking che secondo alcuni poteva essere evitata essendoci già l’art 610 del codice penale che punisce a violenza privata, ovvero “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”.

stalking

Lo stesso principio per un’altra legge recente e molto mediatica come l’omicidio stradale, essendo già tecnicamente possibile per il magistrato comminare l’omicidio volontario con dolo eventuale nelle stesse fattispecie di reato.

Così ora sono 387 milioni di euro il debito dello Stato nei confronti dei cittadini che attendono rimborsi in quanto “vittime” di processi di durata irragionevole

Come questi fatti sono legati? La creazione di nuovi reati, specie se con eco mediatica al seguito, costituisce un incentivo a uno degli hobby preferiti degli italiani, la querela.

Secondo Giuseppe Buffone, giudice della nona sezione civile del Tribunale di Milano, si tratta di un vero e proprio “stalking giudiziario”, paragonabile all’uomo sano che ogni mattina si presenta al pronto soccorso, rubando il posto in fila a chi sta davvero male.

Le azioni legali promosse senza ragioni sono infatti circa il 20 per cento del totale, ma raggiungono tassi molto più elevati in particolari categorie, le liti condominiali e familiari: mariti separati che denunciano le mogli per ritardi di pochi minuti nel portare il figlio all’orario concordato, liti condominiali per cifre tra 1€ e 2€, cause intentate solo per l’affermazione di se stessi.

Esaminando più in particolare un reato utilizzato a questo scopo negli ultimi anni, lo stalking, appunto, osserviamo come sia un perfetto esempio di questa tendenza.

Se una associazione tradizionalmente vicina ai gruppi di padri separati, Adiantum, cita una percentuale abnorme, dal 75% al 90%, di querele false di stalking, in ogni caso alcuni dati oggettivi dipingono una situazione in cui i procedimenti definiti con sentenza sono una minoranza veramente piccola dei procedimenti iscritti:

procedimenti iscritti stalking

Un altro esempio viene dai dati del Tribunale di Milano tra il 2010 e il 2012, in cui non solo le denunce sono in salita, ma soprattutto le archiviazioni, che sfiorano la metà del totale:

stalking milano giustizia

Appare in effetti pertinente il confronto con la sanità, dove l’affollamento fuori luogo crea inefficienze dolorose e costose, il tutto favorito da un certo allarmismo mediatico. Con il fenomeno dello stalking, e non solo, si può parlare dello stesso fenomeno.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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