Grillo: “Faremo la fine del rublo se usciamo dall’Euro? Magari”

Pubblicato il 27 Dicembre 2014 alle 12:47 Autore: Antonio Atte

Faremo la fine del rublo se usciremo dall’Euro? Magari! Vorrebbe dire che grazie a una sovranità monetaria riusciremmo a sopravvivere a sanzioni internazionali e crolli della bilancia dei pagamenti mai visti dovuti al petrolio. Se la Russia avesse avuto l’”eurorublo” sarebbe strafallita”. Con un nuovo post sul suo blog, Beppe Grillo torna a sostenere le ragioni di un’eventuale uscita dell’Italia dalla moneta unica, adducendo a sostegno della sua tesi le conseguenze prodotte dalla svalutazione del rublo sull’economia russa.

Grillo: “In Russia non è successo nulla”

“Le pagine economiche scrivono da diversi giorni del crollo del valore del rublo prima di risalire grazie agli interventi della Banca Centrale Russa. Cosa è successo in Russia? Nulla”, sostiene Grillo. “Per paradossale che possa sembrare – prosegue il leader del Movimento Cinque Stelle – non è cambiato nulla. Le sanzioni che Unione Europea e Stati Uniti hanno messo sulla Russia hanno ridotto le esportazioni dei beni diversi da quelli petroliferi, mentre gas e petrolio costano di meno per il crollo dei prezzi avvenuto sui mercati”. Il risultato? La perdita di valore del rublo, alla quale la Banca Centrale russa ha tentato di far fronte aumentando il costo del denaro dal 10,6% al 17%. “Un segnale di forza e non di debolezza, quello della Banca Centrale”, secondo Grillo. Peccato però che la popolazione russa non abbia certo brindato al crollo della propria moneta. Con una folle corsa agli acquisti, simile all’assalto ai forni di manzoniana memoria, i russi hanno dato fondo ai propri risparmi nel timore di vederli polverizzati da svalutazione e inflazione. Il governo ha varato una sforbiciata del 10% alla spesa pubblica (nei mesi scorsi erano stati già tagliati fondi per sanità e istruzione) e ora pensa a un ricalcolo delle pensioni, pronosticando un aumento del numero dei poveri, che al momento ammonta a 16 milioni su una popolazione di 144 milioni di persone. Il tutto mentre sullo sfondo crollano i settori legati alle importazioni e si dimezzano le prenotazioni per i viaggi all’estero in occasione delle festività natalizie.

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Grillo: “L’Italia deve tornare alla sovranità monetaria”

Secondo il garante dei pentastellati però la Russia può permettersi di essere padrona del proprio destino. Condizione che invece è preclusa all’Italia a causa della “camicia di forza dell’Euro”. “Molti, sbagliando o in malafede, affermano che se l’Italia dovesse uscire dall’Euro per stampare la propria moneta, un’Italia senza Euro, sarebbe più debole, e verrebbe colpita ancora più facilmente dalla speculazione del rublo”, afferma Grillo. “Questa tesi non sta in piedi. E’ esattamente l’opposto. La speculazione non c’entra nulla. L’esigenza dell’Italia di tornare alla sua sovranità monetaria è invece rafforzata proprio dalle mosse della Russia sul rublo”. Secondo Grillo, le misure finora adottate dalla Bce – impossibilitata ad “agire nelle piene funzioni di un’autorità monetaria centrale” – sono state dei blandi palliativi. Invece, “in caso di uscita dall’Euro – conclude – il debito ridenominato diventerebbe immediatamente sostenibile e con l’autorità monetaria nazionale come prestatrice di ultima istanza l’Italia si libererebbe dalla trappola di indebitarsi sul mercato attraverso interessi troppo alti per attrarre quella moneta che non può stampare al suo interno”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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