Chi è la jihadista italiana che secondo “Il Giornale” è pronta a colpirci

Pubblicato il 11 Gennaio 2015 alle 12:14 Autore: Andrea Turco

Si chiama, o meglio, si chiamava Maria Giulia. Lei è, ora, Fatima Az Zahra e secondo Il Giornale, è la prima jihadista italiana. Ventisettenne di Torre del Greco, Fatima lo scorso anno è partita per la Siria. Secondo il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, la jihadista italiana sarebbe  partita “grazie a dei contatti negli ambienti degli estremisti balcanici radicati nel nostro paese, come Bilal Bosnic arrestato in Bosnia e Shefqet Krasniqi finito in manette in Kosovo per l’invio di volontari in Siria”. I famigliari smentiscono “Non è in Siria, la sentiamo continuamente”. La preoccupazione ora, dopo i fatti di Parigi, è che Fatima ritorni insieme ad altri foreign fighters in Italia per “colpire”.

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L’allerta è elevata. Le possibilità di altri attentati simili a quelli che hanno sconvolto la Francia non è esclusa. A dar conferma a questa ipotesi è il danese Mortne Storm, ex jihadista. “Said Kouachi ero io. Anzi, addestravo quelli come lui. E vi avverto: ci sono decine di cellule dormienti tipo la sua, pronte a colpire ovunque l’Occidente” afferma Storm in un’intervista alla Stampa. “Dovete aspettarvi altri attacchi, ce ne sono molte di cellule così”. “I combattenti stranieri vengono addestrati a imbrogliarvi – spiega – Tornano a casa, si tagliano la barba, indossano vestiti occidentali, cercano lavoro: l’obiettivo è dimostrare che sono persone normali, non più radicali, per uscire dai radar. Questo processo può durare anche anni,ma è solo l’attesa del momento giusto in cui colpire, senza aspettare ordini dalla base”.

“Molte cellule sono già entrate, ma dovete impedire il ritorno di tutti quelli che vanno all’estero per addestrarsi, togliendo loro la cittadinanza”, prosegue Storm, secondo cui la condanna della strage di Parigi da parte dei Fratelli Musulmani “è falsa. L’obiettivo comune è lo stesso: la dominazione islamica del mondo”. Al Qaeda, aggiunge, “punta a provocare una spaccatura fra i musulmani moderati e l’Occidente, in modo da poter dire loro: visto? Non vi amano. Smettetela di illudervi con l’integrazione e combattete insieme a noi gli infedeli”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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