Lite Salvini Kyenge scontro social dopo condanna Rainieri

Pubblicato il 13 Gennaio 2015 alle 12:02 Autore: Felice Tommasino

Lite Salvini Kyenge, lo scontro va in scena sui social. Il motivo del contendere è stato offerto dalla condanna da parte del Tribunale di Roma al neo-consigliere regionale della Lega Nord in Emilia-Romagna Fabio Rainieri. Un anno e tre mesi per aver pubblicato su Fb una foto dell’ex ministro ritoccata in modo da farle assumere le sembianze di una scimmia. Alla pena detentiva si aggiunge quella pecuniaria di 150 mila euro che il consigliere dovrà risarcire all’ex ministro per l’integrazione.

Kyenge: “Ha vinto la giustizia”

La Kyenge, tra i primi a diffondere la notizia, aveva subito scritto: “Ha vinto la giustizia”. E ancora: “Non si trattò di una critica politica, ma di vera e propria propaganda volta a seminare odio e violenza. Perché la critica implica dialettica e argomentazione”. L’europarlamentare ha fatto ancora notare: “Dileggiare una persona esclusivamente per il colore della pelle non implica argomentazione, né retropensiero. È come dire: tutti voi, neri, non siete solo razza inferiore ma siete animali. Un vero e proprio atto di violenza e come tale va sanzionato dalla legge”.

 

Lite Salvini Kyenge

Salvini: “Alla faccia della libertà di satira!”

Il commento di Salvini, tramite Facebook, alla condanna di Rainieri era stato: “Alla faccia della Libertà di Satira! Neanche a un ladro o a uno spacciatore danno una condanna così, pazzesco”. A farne il seguito 14 mila mi piace e 1500 condivisioni, ma soprattutto la replica della Kyenge su Twitter: “Caro @matteosalvini dire che i neri sono animali non è uno scherzone, alias satira, è reato ed è per questo che ne rispondete in tribunale”.

sondaggi salvini

Kyenge: “È l’intero partito a rendersi responsabile delle sue azioni”

L’ex ministro ricordava: “La libertà di parola è un patrimonio inviolabile della cultura occidentale, riconosciuta dalla Carta di Nizza e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ma questo caso non ha nulla a che fare con l’esercizio di questa libertà, che ha come unico limite l’offesa del diverso”. E poi l’accusa diretta al Carroccio: “Istigare le persone a considerare i neri come animali non è satira, né critica, ma solamente un reato ed è proprio per questo che trovo altrettanto grave la decisione della Lega Nord di non discostarsi dalle posizioni sostenute da Rainieri. In questo modo è l’intero partito a rendersi corresponsabile delle sue azioni”.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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