Giornata della Memoria, Boldrini: “Guai a chi sottovaluta la pace”

Pubblicato il 27 Gennaio 2015 alle 14:43 Autore: Giuseppe Spadaro

“Guai a chi sottovaluta il valore della pace, che è stata garantita in questi decenni nel nostro continente”: lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo in Aula nel corso della commemorazione del Giorno della Memoria. “Se Auschwitz non ha guarito il mondo dall’antisemitismo – ha chiesto Boldrini rivolgendosi agli studenti presenti in Aula – cosa potrà farlo?”. Boldrini ha poi giudicato “molto grave che molti ebrei stiano lasciando l’Europa per avere più sicurezza”. Un pensiero lo ha poi dedicato a Carlo Finzi, funzionario della Camera, allontanato nel 1936, 2 anni prima delle leggi razziali, che perse la vita in un campo di sterminio.

Giornata della memoria, Roma ricorda i morti di Auscwitz

Roma dedica nel giorno della Memoria una targa alla memoria di Aldo e Bixio Pergola, dipendenti comunali licenziati nel 1939 dal Governatorato in conseguenza della promulgazione delle leggi razziali, e in seguito deportati e uccisi ad Auschwitz. A scoprire l’insegna, apposta nel piazzale antistante il Dipartimento del Personale, in via Tempio di Giove 3 sul Colle Capitolino e dedicata “tutti i lavoratori comunali vittime della discriminazione razziale”, è stato questa mattina il sindaco di Roma Ignazio Marino.

“È molto importante che oggi sia stata scoperta questa targa – commenta il primo cittadino – È impressionante leggere le parole che vennero pronunciate a pochi passi da qua, nell’Aula Giulio Cesare, quando venne votata la delibera per la protezione della razza italiana e quindi l’esclusione delle persone di religione ebraica dai palazzi del Comune. Tutto questo non accadeva nel Medioevo ma soltanto 70 anni fa. È per questo importante ribadire che non ci sono razze, siamo tutti uguali. Ed è quello che stiamo cercando di fare con quest’amministrazione, costruendo un senso di comunità”. Aldo e Bixio furono estromessi dagli uffici comunali in seguito all’emanazione del regio Decreto Legge 1728 del 17 novembre del 1938 che vietava alle “Amministrazioni delle Province, dei Comuni, delle Istituzioni pubbliche» di avere alle proprie dipendenze «persone appartenenti alla razza ebraica”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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