Napolitano “Sforzi per migliorare la situazione nelle carceri”

Pubblicato il 28 Aprile 2014 alle 12:12 Autore: Daniele Errera

Le condizioni di detenzione nelle carceri italiane. Ancora una volta è quest’argomento il centro del dibattito politico. Ancora una volta è il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a spingere sull’acceleratore attraverso uno dei suoi moniti.

“E’ ora – scrive Napolitano in una nota – di fare il punto sulle misure adottate e da adottare, anche in ossequio alla nota sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. Una sentenza della Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia, nel gennaio 2013, a prendere misure per ridurre il sovraffollamento nelle carceri. Sentenza che va rispettata entro e non oltre martedì 27 maggio. Ancora: coloro che vivono nelle celle con meno di 3 metri quadri di spazio, andranno indennizzati secondo l’istituzione Ue.

napolitano al corriere

Il piano governativo si articolerà così: da una parte tutta una serie di norme che facciano diminuire le entrate nelle carceri, aumentando – contestualmente – le uscite. Dall’altra parte verranno costruite nuove carceri e ristrutturate le strutture fatiscenti. Le iniziative messe in atto dal Governo Letta, comunque, hanno portato ad alcuni risultati positivi: le vittime di sovraffollamento sono passate da oltre 10.000 a 1.972, mentre i detenuti da 66.028 a 60.419 (marzo 2013). Ed altre iniziative sono state messe nero su bianco da parte del Ministero della Giustizia.

marco pannella radicale pd

L’occasione per riaccendere l’attenzione nasce dallo sciopero della fame e della sete indetto dal leader dei Radicali Italiani, Marco Pannella, proprio sulla situazione carceraria nostrana. E Napolitano ringrazia il Papa, Francesco I, per aver contattato telefonicamente il leader radicale: “nel salutare il Pontefice, a conclusione della storica cerimonia di questa mattina in San Pietro ho voluto ringraziarlo per il generoso gesto della sua telefonata di qualche giorno fa a Marco Pannella, che si espone anche a un grave rischio per la sua salute per perorare la causa delle migliaia di detenuti ristretti in condizioni disumane in carceri sovraffollate e inidonee”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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