Riforme, Brunetta: “Fitto dovrebbe autoazzerarsi” E’ guerra fratricida in Forza Italia

Pubblicato il 20 Febbraio 2015 alle 11:58 Autore: Redazione

“Al presidente Mattarella ho esposto tutto lo stress a cui è sottoposto il Parlamento, in particolare la Camera. Mi sembra che abbia molto capito e compreso”. Lo ha detto Renato Brunetta nel corso de La Telefonata di Belpietro facendo riferimento all’incontro avuto, nei giorni scorsi, con il Capo dello Stato sulla vicenda riforme.

“Non posso dirle il pensiero di Mattarella ma penso che abbia molto capito anche perchè ho consegnato un documento di 25 punti in cui gli ho spiegato lo stress, i problemi, le riforme che si stanno facendo su legge elettorale e riforma costituzionale a colpi di maggioranza, con sedute fiume”, ha spiegato.

Critiche su un documento, quello consegnato al Capo dello Stato, non condiviso con il resto del partito? “Parola per parola è stata concordata con il presidente Berlusconi e con i vertici di Forza Italia ma le pare che io che ho quasi 65 anni, professore di professione, vado al Quirinale con un documento di natura politico-istituzionale senza averlo concordato con Berlusconi?”.

Brunetta: “Fitto dovrebbe autoazzerarsi”

Brunetta ha parlato anche della situazione interna a Forza Italia, in particolare sullo scontro in atto tra Berlusconi e Fitto. Ecco Brunetta: “Fitto chiede più democrazia in Forza Italia come se non conoscesse il meraviglioso mondo berlusconiano, la monarchia e l’anarchia che da sempre ha contraddistinto quel mondo di cui lo stesso Fitto è figlio. Perchè se Fitto in Puglia è il capo indiscusso lo ha deciso Berlusconi”. Secondo Brunetta quella di Fitto è in realtà “una linea un po’ tardiva di porsi contro il patto del Nazareno”. “Fitto dice azzeriamo tutti, ma lui per primo dovrebbe porsi il problema di azzerarsi o autoazzerarsi”. Il capogruppo alla Camera di FI, insieme al suo omologo del Senato, Paolo Romani, ha smentito la lite che li avrebbe visti coinvolti ieri. “Le nostre posizioni sul Patto del Nazareno, seppur diverse, hanno contribuito alla linea politica e alla sintesi, come sempre decisiva e unitaria, del presidente Berlusconi. Sbaglia, piuttosto, chi si sfila da questo dibattito aperto”.

Fitto: “Berlusconi ha fatto tanti errori”

Nonostante gli avvertimenti di Brunetta, Raffaele Fitto non sembra voler recedere dalle sue posizioni. “Se Berlusconi pensa di risolvere il dissenso interno con l’espulsione di qualcuno compie un gravissimo errore. Ha fatto un errore enorme di gestione sulle riforme nel rapporto con Renzi e ha fatto un errore con la Lega. Sta compiendo un terzo errore sulle alleanze per le Regionali. Noi non andiamo via dal nostro partito. Nessuno può essere minacciato di essere cacciato dal partito”. ha detto l’europarlamentare intervenendo a ‘Omnibus’ su La7. “Rischiamo di passare, in modo schizofrenico, dal ‘Forza Renzi’ al ‘Forza Salvini’ a non so cosa ora. Mi sembra che sia indispensabile chiarire innanzitutto la linea politica. C’è poi un problema di contenuti e poi c’è la composizione del centrodestra. Io ritengo che la formazione di una coalizione, i suoi contenuti e la scelta di chi dovrà guidare la coalizione non può che essere affidata ai nostri elettori”.

“Noi dobbiamo capire se Forza Italia e il centrodestra vogliono avere una prospettiva futura o guardare ai prossimi giorni. Con l’iniziativa di domani a Roma abbiamo la piccola ambizione di guardare ai prossimi mesi e ai prossimi anni. Dopo un anno di errori oggettivi da parte di Forza Italia, oggi ci troviamo di fronte al fatto che noi abbiamo avuto il grande torto di aver avuto ragione. Noi abbiamo innanzitutto un problema nel nostro partito. Io porto stima e affetto nei confronti di Berlusconi, ma dal punto di vista politico voglio dissentire in modo plateale: in alcune Regioni Forza Italia ha preso numeri imbarazzanti e Berlusconi commissaria la Puglia. Dopo un anno di indecisioni e di errori, cosa facciamo? Ce la pigliamo con chi si permette di metter questo quadro in discussione. La composizione della coalizione va fatta sui contenuti. Io non mi candido a nulla, vorrei ottenere solo il criterio della partecipazione. Per Forza Italia rivendico un sistema democratico. Nel 2011 dentro il Pdl, che aveva svolto il suo primo congresso, si è aperta una discussione: una parte del partito è fuoriuscita e ha votato contro il governo e questo è stato un fatto molto grave. Noi abbiamo una coerenza con il nostro elettorato”, conclude.

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