Lega, Salvini blinda Zaia in Veneto contro Tosi

Pubblicato il 23 Febbraio 2015 alle 10:25 Autore: Giuseppe Spadaro

Nella Lega continua il duello tra Salvini e Tosi. In un’intervista di ieri il sindaco di Verona ha esternato tutte le perplessità sulla conduzione del movimento a guida Salvini e ribadito la sua disponibilità a candidarsi alle elezioni regionali in Veneto anche in opposizione a Zaia, il candidato sostenuto dalla segreteria. Salvini risponde a muso duro alle parole di Tosi: “Forse non è chiaro che cosa stiamo facendo: qui stiamo preparando il dopo Renzi. Ma c’è un dirigente che fa finta di niente. Questo non è accettabile”.

Il segretario della Lega, intervistato dal Corriere, ribatte e critica Tosi: “Ciò che mi ha dato più fastidio è che abbia detto che non sa se viene a Roma, alla grande manifestazione che stiamo organizzando per sabato prossimo. Ma come? In tanti perderanno la domenica di riposo e si alzeranno prima dell’alba. Perciò la presa in giro non va. Non è bello da un dirigente pagato. Vieni. Punto. Poi discutiamo della Regione”.

“Nel momento in cui sceglie – dice ancora Salvini su Tosi – di polemizzare e mettere in difficoltà il suo governatore” Luca Zaia “non va bene”. “Il governatore non è in discussione”.

Salvini a Tosi: non è il momento di litigare

“Ipotizzare di candidarsi contro Zaia o di metterlo in difficoltà non mi sembra utile in questo momento”. “Se ci sono litigi da fare – ha aggiunto – li si faccia nelle sedi opportune e poi si trovi un accordo e si vada a vincere. Io spero che Zaia e Tosi trovino l’accordo e poi andiamo a ragionare di temi concreti. Non è il momento di litigare”. “Parto dal presupposto che situazioni locali si sistemino a livello locale, ma metto i puntini sulle i a sostegno dei militanti”, ha detto Salvini commentando a Radio Padania l’ipotesi che Tosi sia pronto a sfidare Zaia alle Regionali per rivendicare un ruolo maggiore nel partito.

Salvini a Tosi: ho triplicato consensi Lega

Quindi Salvini avverte:”Avere dubbi è legittimo. Se uno non è convinto nel no all’euro, se uno non è convinto dell’alleanza con Marine Le Pen, va tutto bene. Se però io avessi avuto questi dubbi, beh non avrei triplicato i consensi della Lega”.

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Salvini ribadisce il no a NCD e annuncia messaggio Le Pen

Salvini dice quindi no a Ncd: “Per loro parlano i fatti: il governo Renzi-Alfano taglia al Veneto 300 milioni di euro e sono in arrivo altri 1.500 immigrati. E noi che cosa dovremmo dire all’operaio di Marghera o all’artigiano di Vicenza?”. Alla manifestazione contro il governo organizzata sabato a Roma dalla Lega Nord, ci sarà anche un videomessaggio di “Marine Le Pen che indosserà pure lei la maglietta ‘Renzi a casa’”. Ad anticiparlo ai microfoni di Radio Padania è il segretario federale del Carroccio Matteo Salvini.

La replica di Tosi: per battere Renzi la destra non basta

Pronta è arrivata la replica del sindaco di Verona. “Ci sono una serie di situazioni che si sovrappongono: prima di tutte le ingerenze milanesi rispetto alla Liga Veneta indirette e poi anche in via diretta. Ingerenze dirette – ha ricordato il sindaco di Verona – cercando di modificare lo statuto togliendo autonomia che era stata stabilita di comune accordo con Roberto Maroni quando diventò segretario generale. E questo ovviamente come Liga Veneta non si può accettare.”
“Immagino che con Zaia ci saranno altri incontri, il tempo c’è e in teoria il tempo per trovare una sintesi c’è. Le mie non sono posizioni personali: porto avanti la linea del Consiglio nazionale della Liga Veneta che a larghissima maggioranza ha stabilito un percorso. Non sono le mie posizioni, ma quella che la Liga Veneta ha deciso di portare avanti” ha concluso Tosi.
“E Poi c’è comunque il fatto di decidere come Lega dove si vuole andare. Se si vuole battere Renzi non si può vincere solo come destra, ma ci vuole il centro e anche la destra. Avere tanti voti non basta – ha spiegato Tosi aggiungendo che – anche Grillo ne ha tanti, però non serve averli e basta. I voti servono per riuscire a costruire qualcosa di nuovo e alternativo rispetto a Renzi. Altrimenti poi rischi che quei voti non servano a nulla”.
 “Nessuno favorisce nessuno” ha infine rilevato poi sulle accuse del segretario leghista che una sua candidatura alla presidenza del Veneto favorirebbe la candidata del centro-sinistra, Alessandra Moretti.

Maroni: “Tosi non può mettersi contro Zaia”

Anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, si schiera contro il sindaco di Verona. “Stimo Tosi e gli sono amico ma non può mettersi contro Zaia perchè questo sarebbe un errore gravissimo per lui e per la Lega”. “Faccio appello all’amico Tosi – ha continuato Maroni- che stimo, affinchè trovi una soluzione”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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