Lega, le convinzioni di Salvini: “L’euro è morto e in Veneto vince Zaia”

Pubblicato il 25 Febbraio 2015 alle 11:11 Autore: Giuseppe Spadaro
salvini lega

Onnipresente Matteo Salvini: il segretario della Lega è da diversi mesi in piena e continua attività e pare non volersi fermare. L’avvicinarsi delle elezioni regionali mette ancora più in risalto il protagonismo mediatica del giovane segretario che stamattina è stato ospite a Radio Capital.

Se diventa premier, porterà l’Italia fuori dall’Euro? “Sì perché c’è più da guadagnarci che da perderci. Anche se quando Salvini diventerà premier, se gli italiani lo vorranno, l’euro non sarà già più la moneta europea perché i tedeschi avranno fatto due conti e penseranno di aver guadagnato già tutto il possibile e quindi deciso di uscire. L’euro è morto. Al posto di Renzi vado a Bruxelles e dico: ora si rivedono tutti i trattati”.

Caso Isoardi “Siamo alla follia”

“Non parlo di vita privata, ma è ridicolo pensare che la Rai aspetti la telefonata di un segretario di partito per occuparsi degli orti di Verona. Siamo alla follia. Semmai il problema è che il Pd vorrebbe TeleRenzi”. Così Matteo Salvini, a Radio Capital, sulle critiche di Pd e Ncd alla conduttrice Rai e presunta sua compagna, Elisa Isoardi, per gli attacchi fatti in trasmissione al portavoce di Tosi di cui abbiamo parlato in questo nostro articolo di ieri.

Veneto, “Berlusconi con Zaia? Ok ma senza Alfano”

“Io non mando ultimatum, se lui lo fa chiedete a lui. Se vuole sostenere Zaia bene ma non si porti dietro Alfano. Devo capire se Forza Italia fa opposizione a Renzi tutti i giorni o solo dal lunedì al giovedì. In ogni caso in Veneto non ci ripropongano vecchie cariatidi democristiane”.

“Zaia vince anche se si candida Tosi”

“Vince Zaia anche se si candida Babbo Natale”. Per il segretario della Lega Salvini in Veneto “non ci sarà alcun suicidio politico, nessun favore ad Alessandra Moretti perché vince Zaia comunque anche se Tosi si candida. Lui è un bravo sindaco e un bravo dirigente finchè non si mette a litigare”. È una riedizione del ‘che fai mi cacci’? “No – risponde Salvini – è che quando uno mette in discussione un presidente di Regione così apprezzato come Zaia si autoisola. Tosi mi ha detto che farà il possibile per essere in piazza con noi sabato a Roma. Ma io non mi alzo la mattina chiedendomi se ci sarà Tosi alla manifestazione o se Buonanno va in Libia”. “Flavio, dai, non è il momento di litigare, con tutti i casini che ci sono in Italia sostieni Zaia e pensiamo ad altro”.

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Tosi sulla sua candidatura in Veneto contro Zaia

“Io non escludo di morire neanche tra cinque minuti. Io aspetto di vedere chi rispetta le regole e chi no”: a dirlo Flavio Tosi in risposta alla domanda se esclude di candidarsi in Veneto contro Luca Zaia, nel corso di una intervista a ‘La telefonata di Belpietro‘ su Canale 5. “Io – ha detto Tosi riguardo al contrasto con Salvini – ho chiesto solo che sia rispettato lo statuto” sull’autonomia regionale sulle liste. Riguardo al suo futuro in Lega, Tosi ha detto che al momento «se non vengono prese decisioni diverse a Milano al consiglio federale, sono il segretario della Liga Veneta”. “La questione non è la candidatura di Zaia, nonostante gli accordi disattesi, che non è mai stata messa in discussione. Il problema è chi decide le liste: il consiglio della Liga Veneta o Milano? Da sempre in Lega le liste le decidono le regioni. È avvenuto da altre parti ed è incomprensibile che per il Veneto debbano passare per Milano”.

Zaia “Mai visto un segretario che si candida contro il suo candidato”

“ Tosi candidato? Se fosse così, posso dire che non è mai accaduto in Lega che un Segretario di partito si sia candidato contro il suo candidato. E’ come pensare che l’allenatore di una squadra tifi per la squadra opposta”. Lo dice il Presidente del Veneto Luca Zaia a Mix24 di Giovanni Minoli.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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