Riforma province, Delrio: “In ritardo per colpa delle Regioni”

Pubblicato il 9 Marzo 2015 alle 11:20 Autore: Giuseppe Spadaro

Riforma province: interviene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del Governo Renzi Graziano Delrio: “Con le leggi di riordino le Regioni devono riprendersi le competenze che non vogliono lasciare alle Province definendo le risorse: il personale e i costi finanziari. Le leggi di riordino sono state fatte da 12 regioni su 15 ma solo la Toscana l’ha fatta completamente”.

In un’intervista a Quotidiano Nazionale Delrio spiega meglio come stanno le cose passando di fatto la parola alle Regioni: “Lo Stato ha lasciato due competenze alle Province: strade provinciali e scuole. Le altre sono in capo alle Regioni. Per questo la riforma ha qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia, le Regioni avrebbero dovuto definire con atti ufficiali le loro competenze entro fine dicembre”

“Fino ad ora alcune competenze delle Regioni erano esercitate dalle Province senza finanziare per esempio i costi del personale: da qui nasce qualche inghippo sul loro calcolo. Quindi la chiarezza sulle funzioni diventa chiarezza sui costi”, prosegue il sottosegretario.

Riforma province, Delrio parla dei costi

I costi per le Regioni “sono chiari e legati alle responsabilità assunte”. Con la riforma delle Province “in Finanziaria è calcolato un miliardo di euro di risparmi nel 2015, grazie al riordino delle competenze e alla fine delle sovrapposizioni di servizi con altri enti”.

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“Questa – conclude Delrio – è la risposta migliore a chi diceva che non si sarebbe ottenuto alcun risparmio”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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