Ruby ter, Pm chiedono la proroga delle indagini

Pubblicato il 13 Marzo 2015 alle 10:09 Autore: Ilaria Porrone
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Ruby ter, la procura di Milano ha chiesto la proroga delle indagini. La richiesta è stata motivata dalla mole di indizi sulla presunta corruzione in atti giudiziari contestata a Silvio Berlusconi (che avrebbe comprato il silenzio delle ospiti di Arcore), per compiere tutti gli accertamenti necessari alle indagini.

Durante le perquisizioni del 17 febbraio scorso sono stati rinvenuti nei computer, smartphone e negli “ulteriori dispositivi elettronici sequestrati” (come i tablet o le chiavette usb) “dati di rilievo investigativo la cui mole impone approfondimenti di non poco momento” – scrivono il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. Nella richiesta di proroga viene ribadito che le perquisizioni hanno portato anche al sequestro di denaro in banconote da 500 euro nella disponibilità delle ragazze, è saltata fuori una “mole” di dati “di rilievo investigativo”.

Nuovi elementi che si sono aggiunti alle intercettazioni disposte nel corso delle indagini, iniziate dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado a carico di Berlusconi (nel gennaio 2014), che ha visto la recente assoluzione in Cassazione, e nei confronti di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. L’ex consigliera regionale della Lombardia aveva infatti evidenziato la presunta corruzione delle false testimoni da parte di Silvio Berlusconi. Secondo i pm è “indispensabile, ai fini dell’accertamento della verità e nell’interesse della giustizia, la prosecuzione” dell’inchiesta e rimarcano “la doverosa attività di ricerca di ulteriori riscontri ai dati già emersi”.

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Per l’accusa Berlusconi avrebbe pagato silenzio ragazze

Secondo quanto sostiene l’accusa, Berlusconi avrebbe pagato il silenzio delle ‘olgettine’ attraverso bonifici, soldi in contanti, case e altre utilità fino a poche settimana fa. Dei versamenti in contanti nell’ultimo periodo si sarebbe occupato ancora il tesoriere di fiducia, il ragioniere Giuseppe Spinelli, sentito a verbale. Anche la stessa Ruby avrebbe ricevuto, attraverso intermediari, tranche in contanti e da 14-15 mila euro.

Rogatoria in Messico

La Procura ha inoltre avviato una rogatoria in Messico per trovare elementi utili su alcune proprietà, tra cui un ristorante, riconducibili alla stessa Ruby e all’ex compagno Luca Risso. Sono stati ascoltati anche i genitori di Risso, un’amica della marocchina e molte altre persone ‘informate sui fatti’. Tra i testi chiave ci sarebbe anche Imane Fadil, modella marocchina che si è costituita parte civile nel processo ‘Ruby 2’.

Da qui la necessità di altri accertamenti e i riscontri. La richiesta di proroga è di sei mesi, anche se la Procura pensa di chiudere in poche settimane. Sull’istanza si dovrà esprimere il gip, per ora l’inchiesta può proseguire.

Ruby, in quattro anni oltre 2 milioni di euro alle olgettine

Oltre due milioni di euro, in assegni e bonifici, sono stati versati da Silvio Berlusconi alle ragazze ospiti delle serate ad Arcore, Ruby esclusa, nel periodo compreso tra il 2010 e i primi mesi del 2014. È quanto si evince dagli atti della procura di Milano relativi all’inchiesta ‘Ruby 3’ depositati al tribunale del Riesame.

Ilaria Porrone

L'autore: Ilaria Porrone

Classe 1987, vive a Roma. Laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre. Appassionata di storia e comunicazione politica, nel tempo libero è una volontaria della ONG Emergency. Collabora con Termometro Politico dal 2014. Su twitter è @IlariaPorrone
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