Lite Civati Paita, in Liguria è scontro tra una parte del Pd e la candidata presidente del centrosinistra

Pubblicato il 8 Aprile 2015 alle 11:18 Autore: Giuseppe Spadaro
Elezioni regionali Liguria: lite Civati Paita. La candidatura di Raffalla Paita, vincitrice delle primarie dello scorso 11 Gennaio dopo l’uscita clamorosa dal Pd di Sergio Cofferati uscito battuto dalla competizione interna, rischia di provocare altri scossoni.
Luca Pastorino, già civatiano, sarà il candidato presidente dello schieramento a sinistra del Pd. Ma c’è un altro caso che imperversa ed è quello che riguarda il deputato democratico, appartenente alla minoranza interna, Pippo Civati. 

Lite Civati Paita, la candidata: “Civati mi sostenga”

Gira voce che Civati preferirebbe la vittoria di Giovanni Toti, candidato del centrodestra, rispetto a quella di Paita. Ne parla la stessa candidata in un’intervista al Corriere. Le voci su suggerimenti della sinistra a Toti e Gelmini su come vincere in Liguria? “C’è un modo molto semplice per Civati di smentire queste illazioni, se tali sono, e di dimostrare coerenza e lealtà con il partito: venga qui in Liguria e sostenga l’unico candidato del Pd, me. Lo invito: venga a fare campagna elettorale per Raffaella Paita invece di essere ambiguo su quella di Pastorino che si è messo fuori dal Pd”.
La candidata del centrosinistra alla presidenza della regione Liguria alla domanda se pensi che la minoranza del Pd sia disposta a Genova a far vincere Forza Italia pur di fare perdere lei e danneggiare Renzi, Paita risponde: “Ci sono un cinismo e un egoismo tali che potrebbe arrivare anche a questo: la sinistra conservatrice alleata occulta del portavoce di Berlusconi. Io ho vinto le primarie e chi le ha perse avrebbe dovuto sostenermi come noi facciamo con Casson a Venezia. Invece non c’è stato rispetto. Cofferati se n’è andato e ha candidato Pastorino”.
“Pastorino non può vincere. Non ha i numeri. Quindi se l’obiettivo è quello di far perdere me e in questo modo attaccare di rimbalzo Matteo Renzi, perchè una batosta in Liguria sarebbe pesante sul piano nazionale, il candidato su cui puntare è quello della destra, Toti. Ma non ci riusciranno. Perchè io vincerò”.
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Civati conferma: “In Liguria non voterei Paita”

“Non sono ligure, nè sto facendo campagna elettorale per Pastorino. Però non posso essere ipocrita: non condivido molto con Paita, mentre a Pastorino voglio bene. Il problema comunque non è ligure, ma nazionale”. Il deputato Pd Pippo Civati, intervistato da Repubblica, chiarisce così la sua scelta fra i due candidati. L’esponente della minoranza Dem nega che la candidatura di Pastorino rischi di far perdere il Pd e spiega: “Tutto risale a due mesi fa. Ci sono state le primarie, i brogli e l’addio di Cofferati. Eppure nella segreteria nazionale non se n’è occupato nessuno. Pastorino, tutta la mia componente ligure e molti altri esponenti della sinistra, da allora, non vogliono stare con Paita. Dopo non aver fatto nulla per mesi, Renzi li indica come i nemici. È sbagliato ragionare così. Anche perché se i sondaggi danno Pastorino al 20%…”.
Civati esclude però di sabotare il partito: “In tutta Italia ci sono candidati della mia componente che fanno campagna per il Pd. Mi fanno passare per matto, ma la verità è che c’è un elettorato di sinistra a disagio. Renzi non se ne occupa. Oppure fa la mia caricatura, sostenendo che sono un sabotatore o che Bersani è della vecchia guardia”. E respinge l’accusa di trattare con il berlusconiano Toti per far perdere la candidata dem: “Un’intesa con Toti è surreale. In ogni caso quello che ha amici a destra, in Liguria, non sono certo io”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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