Def, per Fassino (ANCI) i tagli agli enti locali vanno riconsiderati

Pubblicato il 8 Aprile 2015 alle 11:40 Autore: Leonardo Cecchi

Def, continuano le reazioni al documento di economia e finanza discusso ieri dal Consiglio dei ministro. “Bisogna che i tagli vengano riconsiderati, perché in 6 anni ci sono stati chiesti più di 17 miliardi di euro per il risanamento dei conti pubblici. Bisognerebbe fare un’operazione equa e si chiedesse alle altre amministrazioni dello Stato molto più di quanto è stato chiesto fin qui”. Così aveva tuonato Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci, sulle indicazioni del Def. Una critica indiretta al Presidente del Consiglio Renzi che arriva a nome di Comuni italiani a nome dei quali Fassino aveva chiesto immediatamente un incontro a Renzi subito dopo le prime indiscrezioni circolate sul Def.

Renzi risponde a critiche di Fassino

Il grido di dolore di Fassino, secondo Renzi, trova dunque giustificazione nel fatto che Torino, città metropolitana che ha come presidente proprio l’ex segretario dei Ds, l’anno scorso ha sforato il Patto di Stabilità. Nulla di che stupirsi allora se di fronte ad una revisione arrivino delle lamentele così forti.

Replica di Fassino

Forse un po’ stupito dall’attacco diretto, il sindaco di Torino ha provato a rilanciare la sua difesa: “Lo sforamento del Patto? È stata una scelta non della Città metropolitana ma dell’amministrazione provinciale precedente. Semmai la Città metropolitana di Torino ne eredita oggi le conseguenze negative, senza peraltro alcuna responsabilità”.

E poi, una raffica di interviste all’universo televisivo per ribadire i concetti del giorno prima. C’è uno scontro con Renzi? “Fate voi”. Scontro o non scontro, i due comunque si incontreranno a breve, con un ordine del giorno ben preciso: parlare delle difficoltà dei comuni e degli enti locali, così da poter preventivamente discutere (e possibilmente mettere in discussione) ulteriori tagli previsti dal Def.

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Def, Chiamparino concorde con Fassino

Il piccolo scontro ha comunque avuto il merito di portare maggiormente l’attenzione su questi tagli, sui quali sono così fioccate altre dichiarazioni.

A sostegno di Fassino è giunto infatti anche il suo predecessore nonché presidente della Conferenza Stato Regioni Chiamparino, che in un’intervista a Repubblica ha detto: “Credo che l’unico settore in cui si possa ancora intervenire sia quello della riduzione del numero delle società partecipate. Ma qui dobbiamo dirci le cose con chiarezza, senza prese in giro: la riduzione delle partecipazioni regionali è certamente un’operazione virtuosa ma i suoi effetti non sono immediati. Si vedono nel medio periodo ed è dunque illusorio pensare che questa possa essere la chiave per consistenti riduzioni di spesa nel 2016. È paradossale che si parli di nuovi tagli appena conclusa la trattativa sulla legge di Stabilità. Nel 2014 le Regioni hanno tagliato 5,5 miliardi di euro. Un miliardo e settecento di tasse nazionali che serve a garantire il monte stipendi dei dipendenti. Al contrario, noi avremmo bisogno di garanzie di segno opposto: il taglio di 2,2 miliardi del fondo sanitario che abbiamo accettato per quest’anno non potrà essere replicato per il prossimo, a meno di non ridurre le prestazioni. Credo che ci siano amministrazioni centrali dello Stato che potrebbero forse contribuire maggiormente alla riduzione delle spese”.

Def, doglianze del sindaco di Firenze Nardella

“Io non critico la politica del governo, ma ho posto nell’Anci un tema di ripartizione dei sacrifici. Le sembra spiegabile il fatto che la città metropolitana di Bologna abbia il 5% di tagli e la città metropolitana di Firenze abbia il 23% dei tagli?”.

Dario Nardella (Pd), sindaco di Firenze

Dario Nardella (Pd), sindaco di Firenze

 

Così commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella ai microfoni di Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 la proposta del governo di predisporre tagli ai Comuni. “Vi sono dei criteri tecnici che stabiliscono una serie di modalità; io pongo il problema che dobbiamo risolvere tutti insieme” continua Nardella. “Spesso sono colpiti gli enti locali più virtuosi. Poniamo un tema non facendo polemica tra sindaci e governo, ma su come si possono applicare dei tagli proporzionali e giustificabili ai vari enti locali sulla base anche delle loro capacità”.

Tagli ai Comuni, Nardella: “Confido in Fassino

“Come presidente dell’ANCI confido che Fassino cercherà un approdo a una soluzione condivisa, che da un lato consenta al Governo di andare avanti sul progetto di risanamento, dall’altro consenta agli Enti Locali di fare la propria parte senza che vi siano sproporzioni nel carico dei tagli” Così risponde Dario Nardella, sindaco di Firenze a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24, in merito alla posizione di Piero Fassino relativa alla proposta dei tagli ai comuni e continua: “Fassino quando parla del fatto che in questi anni i Comuni hanno dato molto ha ragione, e io apprezzo l’atteggiamento sempre disponibile che lui ha”.

“Fassino dice, sui giornali di oggi, che le regole di bilancio però sono cambiate 64 volte dal 2011. Questo significa avere le idee poco chiare?” chiede Minoli a Nardella. “Cosa le devo dire, se il governo propone la local tax, io penso che vada proprio nella direzione di avere regole più semplici, anche meno balzelli, con un rapporto più snello le entrate e le spese però”.