Risultati elezioni Finlandia: vince l’opposizione di centro

Pubblicato il 20 Aprile 2015 alle 13:41 Autore: Guglielmo Sano

Risultati elezioni Finlandia: confermate le previsioni che vedevano il Partito di Centro (Kesk) e il suo leader Juha Sipila in vantaggio.

Risultati elezioni Finlandia: vittoria di misura

Il Kesk (Partito di Centro) supera la crisi delle elezioni del 2011, quando arrivo addirittura quarto nelle preferenze dei finlandesi, e ritorna ai vertici della politica nazionale. L’ex imprenditore Juha Sipila diventerà il nuovo premier del paese scandinavo, ma il compito di formare un nuovo governo si prospetta più duro del previsto.

Il Kesk ha raccolto poco più del 21% dei voti conquistando 49 seggi (14 in più rispetto a 4 anni fa) e dunque la maggioranza relativa ma attestandosi molto lontano da quella assoluta (101 seggi). Nella bagarre per il secondo posto i “Veri finlandesi” di Timo Soini, euroscettici e anti-immigrazione, alla fine hanno prevalso sulla Coalizione Nazionale del premier uscente Alexander Stubb: hanno conquistato 38 seggi, uno in meno del 2011 ma comunque uno in più della Coalizione Nazionale.

Stubb ha ammesso la sconfitta: la Finlandia è appena uscita da due anni di recessione e nel 2014 l’economia è rimasta stagnante; il premier ha detto di aver fallito nel risollevare le sorti del paese a causa della complessa aritmetica delle alleanze di governo. Stubb era diventato premier 9 mesi fa, sostituendo Jyrki Katainen nominato vice-presidente della Commissione Europea: ha guidato un governo di “larghe intese” formato da 6 partiti, in seguito, Socialdemocratici e Verdi sono passati all’opposizione.

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Risultati elezioni Finlandia: un governo “difficile”

In Finlandia si vota con un articolato sistema proporzionale che in questo caso ha impedito ad anche un solo partito degli 8 presentatisi di raggiungere il 25% delle preferenze.

Il primo test che il neo premier si troverà ad affrontare sarà l’incontro con Soini, leader dei “Veri Finlandesi” ancora una volta ago della bilancia della politica finlandese. Nella nazione scandinava tradizionalmente al secondo partito spetta il ministero delle Finanze, Soini preferirebbe quello degli Esteri: in entrambi i casi diventerebbero spinose le questioni relative al rifinanziamento del salvataggio della Grecia così come l’adesione alla NATO, al quale i “Veri Finlandesi” sono fermamente contrati. Comunque l’alleanza dei due partiti raggiungerebbe solo quota 87 seggi: a quel punto per la Coalizione Nazionale (37 seggi, 7 in meno del 2011) si riaprirebbero le porte del governo.

Tuttavia, se i “Veri Finlandesi” dovessero rimanere all’opposizione, i Socialdemocratici reduci da un risultato disastroso (quarto partito con 34 seggi) potrebbero recitare nuovamente un ruolo da protagonista, stessa cosa vale per i Verdi che hanno raccolto 5 seggi in più rispetto all’ultima tornata, raggiungendo quota 15.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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