Ministro Boschi: “Scuola in mano ai sindacati non funziona. Proteste dalla Cgil “Arroganza e disprezzo democrazia”

Pubblicato il 11 Maggio 2015 alle 13:23 Autore: Daniele Errera
boschi in abito rosso attorniata da alcuni deputati

Zero mediazione coi sindacati. E’ questa la linea che emerge delle parole di Maria Elena Boschi, Ministra delle Riforme Istituzionali. L’elemento della discordia è la scuola. E la riforma, da alcune settimane, al centro dell’attenzione del Governo e del premier Renzi.

La Buona Scuola sta scontentando più parti del paese, è evidente. E i sindacati sono in prima fila con insegnanti e genitori in protesta. Proprio per questo il Governo tiene duro. Ritenendo che l’investitura data dal plebiscito alle elezioni europee dell’anno scorso sia un vademecum per le riforme, anche la scuola è centro di stravolgimenti. E nessuno, secondo la Boschi, può frapporsi. Nemmeno i sindacati, che da tanti e tanti anni sono centrali per quel che riguarda la scuola.

camicia celeste e mano dietro la nuca per il ministro maria elena boschi

Ministro Boschi “Scuola in mano ai sindacati non funziona”

La Boschi parla fuori dai denti, senza scomporsi: “la scuola solo in mano ai sindacati funziona? Io credo di no”, confessa la Ministra durante un’iniziativa a Pesaro. E continua parlando del “lavoro fatto in Commissione”. Qui “molti aspetti della riforma sono stati modificati. Il ruolo del dirigente è stato attenuato, pur riconoscendo l’autonomia dei dirigenti che devono poter individuare l’insegnante più giusto per la loro scuola”. Aggiunge poi: “nel Piano dell’offerta formativa inoltre sono coinvolti anche i docenti, le famiglie e i ragazzi più grandi. Al Senato – concludendo – ora c’è un passaggio fondamentale, una sfida da cogliere insieme. Rinviamo tutto? No, non ci sto”. E’ una presa di posizione forte, quella della Boschi e quindi del Governo Renzi. Non si torna indietro, stanno dicendo.

Pantaleo (Cgil) “Boschi conferma arroganza Governo”

Ma la Cgil non ci sta e per mezzo di un comunicato stampa di Domenico Pantaleo (responsabile nazionale Flc-Cgil), replica alla Boschi: “la dichiarazione della ministra Boschi conferma l’arroganza e il disprezzo della democrazia. La scuola non è dei sindacati ma nemmeno proprietà privata del Governo. È del Paese e di chi quotidianamente garantisce alle nuove generazioni di avere una istruzione all’altezza dei tempi”. “Viene il sospetto che tanta arroganza che il governo mette nel negare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola sia il segno che in realtà siano loro a non avere un progetto”aggiunge la leader Cgil Susanna Camusso,in un’intervista a RadioArticolo1. “Vorrei dire al ministro – prosegue il segretario generale – che questa sua idea che la scuola sarebbe proprietà del sindacato è tipica di un governo che non vuole fare i conti col Paese”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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