Radicali, Polizia sequestra piantagione cannabis alla segretaria Rita Bernardini

Pubblicato il 15 Maggio 2015 alle 15:04 Autore: Giuseppe Spadaro

Cinquantasei piante di cannabis sono state trovate nell’abitazione della segretaria dei Radicali italiani, Rita Bernardini, e sono state sequestrate dalla squadra mobile di Roma. Bernardini è indagata per il reato previsto dall’art. 73 d.p.r. 309/90 (divieto di coltivazione di piante di marijuana). Tutti gli atti verranno, entro oggi, postati sul profilo Facebook di Rita Bernardini che ha dichiarato: “Mi meraviglio che nei miei confronti non si sia proceduto all’arresto, come accade ogni giorno in tutta Italia a tantissimi incolpevoli che preferiscono coltivarsi la marijuana per non rifornirsi al mercato criminale che si arricchisce grazie al proibizionismo”.

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Cannabis, Bernardini: “Coltivazione destinata ai malati”

“Che si voglia silenziare la nostra quarantennale lotta per la legalizzazione così come si è silenziata la relazione annuale della Direzione nazionale antimafia che si è espressa chiarissimamente per la depenalizzazione della cannabis? In ogni caso, il mio impegno è quello di continuare a disobbedire fino alla legalizzazione completa dei derivati della cannabis. Questa coltivazione-oggi sequestrata- era destinata, come le precedenti tre (oggetto di altrettante disobbedienze civili), ai malati di gravi patologie che, nonostante la legge lo consenta, non riescono ad avere accesso alla cannabis per curare e attenuare le sofferenze provocate dalla loro malattia”, sottolinea.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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