Corruzione, Csm bacchetta Renzi: “Riforma disorganica e insufficiente”

Pubblicato il 15 Maggio 2015 alle 18:35 Autore: Massimo Borrelli
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Tra i giudici e Matteo Renzi non corre buon sangue. Dopo la bocciatura della Consulta arriva la dura reprimenda del Csm riguardo la lotta alla corruzione da parte del governo. “I singoli sporadici e frammentari interventi realizzati, ed in gran parte attualmente solo annunciati dal legislatore per il contrasto alla corruzione risultano per la loro disorganicità insufficienti”.

Secondo la Commissione è “indispensabile, per contrastare efficacemente un fenomeno criminale di siffatta ampiezza, pervasività e ramificazione una piena assunzione di responsabilità ed il superamento di cautele e timidezze che troppo spesso hanno intralciato il cammino del legislatore. È necessario, appunto, un intervento organico a tutto campo operando su ciascuno snodo degli inscindibili nessi tra il piano amministrativo, quello istituzionale, quello penale sostanziale, nonchè degli strumenti investigativi e dei modelli processuali. Solo una determinazione senza riserve ed una azione coordinata di tutte le risorse dello Stato – sottolinea il parere della Sesta Commissione – possono invertire una deteriore tendenza alla dissipazione della cosa pubblica che influisce in maniera pregiudizievole ed apparentemente ineluttabile sui meccanismi di funzionamento dello Stato fino a metterne in discussione gli stessi fondamenti di legittimazione democratica, indebolendo radicalmente il tessuto di solidarietà indispensabile a mantenere i vincoli di cittadinanza enucleati nella Costituzione”.

Corruzione, Cantone: “Blocca il Paese e lo sviluppo”

“Ringrazio il presidente Mattarella. Ha capito e voluto dire che la corruzione è il sistema che blocca il Paese e, quindi, lo sviluppo”. Il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone commenta così, a margine del Salone del Libro di Torino, le parole del Capo dello Stato sulla corruzione. “Le indagini su Milano, Roma, Venezia ci dimostrano chiaramente quanto sia profondo il fenomeno corruttivo, ma nello stesso tempo dimostrano che c’è una società che reagisce con la forza a tutto questo. Penso che candidati per bene e autorevoli siano il vero antidoto a tutto questo”.

L'autore: Massimo Borrelli

Nato a Salerno, laureato in Giurisprudenza, ho frequentato il Master in Diritto delle Telecomunicazioni a Madrid. Da sempre appassionato di Politica e Web, sono riuscito a conciliare queste due passioni dedicando il mio tempo libero al Termometro Politico, testata online indipendente e senza bandiere. Seguilo su Twitter @borrellimassimo e su G+ Massimo Borrelli
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