Elezioni Sudafrica, verso la riconferma di Zuma

Pubblicato il 7 Maggio 2014 alle 19:04 Autore: Raffaele Masto

Oggi si vota in Sudafrica. Si tratta di elezioni parlamentari, cioè si deve rinnovare l’Assemblea Generale del paese. Il risultato è già scontato: vincerà l’African National Congress, il partito di Nelson Mandela e del presidente uscente Yacob Zuma. Secondo i sondaggi otterrà il sessanta per cento circa dei consensi. Impossibile non chiedersi come è possibile che una classe dirigente totalmente screditata, come quella dell’ANC, possa comunque ottenere una maggioranza assoluta che le consentirà di continuare a governare, sebbene in questi venti anni dalla fine dell’apartheid, non abbia praticamente ottenuto nessun risultato apprezzabile.

Il Sudafrica ha un tasso di disoccupazione abnorme, ha un’incidenza di infezioni da virus HIV che la più alta di tutta l’Africa, le sue città sono certamente le più insicure e pericolose di tutto in continente, la violenza e le aggressioni sono in continuo aumento, la popolazione delle township non è diminuita e, infine, le condizioni di lavoro nel settore cruciale delle miniere sono terribili come ai tempi dell’apartheid, i salari vergognosi e la repressione bestiale.

Zuma sudafrica

Basta ricordare il drammatico episodio di Marikana, le miniere di platino della multinazionale LonMin, dove la polizia uccise 34 scioperanti sparando loro alle spalle. Ovviamente Aids, disoccupazione, repressione, violenza colpiscono la popolazione nera perché quella bianca invece (e questa volta non per colpa sua, non grazie ad un regime razzista, ma a una corrotta oligarchia arricchita di neri) ha livelli di benessere, diciamo così, svedesi.

E allora come mai anche questa volta l’ANC vincerà? E’ una domanda che mi faccio e per la quale non ho risposta. Del resto accade anche da noi e credo che una delle cause è che non ci sono alternative vere. Di fatto in Sudafrica la costituzione prescrive che è il parlamento che nomina il presidente. Quindi il partito di maggioranza assoluta, l’ANC appunto, vedrà automaticamente diventare presidente il leader del partito, cioè Yacob Zuma, impresentabile personaggio che si è fatto costruire una sontuosa residenza personale con soldi pubblici e investito da scandali di ogni tipo. Per la verità un modo per comprendere quanto perda consensi l’intera classe politica sudafricana c’è. Nelle elezioni del 2004 votò l’85 per cento degli aventi diritto, nel 2009 solo il 56 per cento.

Raffaele Masto

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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