Il Psg perde ma è campione di Francia

Pubblicato il 8 Maggio 2014 alle 10:30 Autore: Michele Palmiero

Per la seconda volta consecutiva il Psg è campione di Francia. La squadra della capitale, nonostante la sconfitta interna rimediata contro il Rennes, può festeggiare il quarto scudetto della sua storia in virtù del pareggio ottenuto dal Monaco contro il Guingamp.
Al Parco dei Principi è un giorno di festa. I tifosi della capitale, dopo aver visto la propria squadra dominare per tutta la stagione la Ligue 1, sono pronti a celebrare il successo di Ibrahimoviç e compagni.
Il Rennes appare come la classica vittima sacrificale, e il gol di Lavezzi dopo pochi minuti sembra liquidare la pratica scudetto con fin troppa facilità. Il Rennes però non ci sta e in quattro minuti ribalta il risultato: al 23’ Kadir pareggia i conti, al 27’ N’Tep perfeziona la rimonta. A Parigi però non c’è spazio per la delusione: è da poco concluso infatti il match tra Monaco e Guingamp e la squadra del Principato non è andata oltre l’1-1. Con sette punti di vantaggio il Psg quindi si laurea campione di Francia con due giornate d’anticipo.

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La notizia di per sé è tutt’altro che sconvolgente: l’organico dei capitolini non può essere paragonato alle rivali francesi e l’unico vero avversario, il Monaco di Claudio Ranieri, ha appena intrapreso il percorso che lo condurrà all’Olimpo dei top club. La parabola del Monaco infatti appare molto simile a quella del Psg: i parigini, dopo la svolta miliardaria voluta dallo sceicco Al-Khelaifi, dovette aspettare un anno prima di conquistare il trofeo nazionale. Lo smacco subìto dal Montpellier fu il trampolino che ha portato i parigini a dominare negli ultimi due anni, il magnate russo Rybolovlev non può che augurarsi lo stesso destino per il suo Monaco.
Nonostante ci siano ancora due turni da giocare le attenzioni di Psg e Monaco non possono che spostarsi dal campo alle scrivanie: la sessione estiva di mercato è alle porte e i due club francesi hanno le possibilità economiche per essere assolute protagoniste.

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All’ombra della Tour Eiffel lo sceicco Al-Khelaifi si interroga sui possibili mal di pancia di Ibrahimoviç e sul futuro dei tanti campioni in rosa. Talenti come Cavani, Lavezzi, Menez, Pastore e Verratti farebbero la fortuna di qualunque club e trattenerli sarà più dura del previsto. In entrata invece ci si aspetta, fair play finanziario permettendo, la solita incetta di colpi: nel mirino di Blanc ci sono Pogba, Pjanic e il giovane talento Januzaj, gente giovane per dare vita ad un impero duraturo. Il Monaco invece sa che per arrivare al livello dei rivali è necessario spendere, spendere, spendere. Mentre in entrata circolano i nomi più disparati, tra cui Mario Balotelli, il vero interrogativo riguarda la panchina: Claudio Ranieri farà ancora parte del progetto o si cercherà un nuovo allenatore di maggior calibro?
Maggio è appena iniziato, ma in Francia il clima è gia bollente.