Jobs Act, 185 mila contratti in più a maggio

Pubblicato il 10 Luglio 2015 alle 11:19 Autore: Redazione
operai che lavorano alla produzione di una macchina

Jobs Act, comunicazione flash del ministero del lavoro: l’aumento dei contratti di lavoro nel mese di maggio si attesterebbe sui 184.707. E’ il saldo positivo tra 934 mila attivazioni meno le 749 mila cessazioni, è quanto emerso dai dati del dicastero guidato da Giuliano Poletti. Mentre a maggio aumenta anche la produzione industriale.

Posti di lavoro, saldo in linea con il 2014

I dati non riescono a dare un’idea del panorama complessivo dell’occupazione in Italia – da ricordare che la disoccupazione si attesta ancora su valori superiori al 12 per cento – quindi è ancora presto per una valutazione oggettiva del Jobs Act. I numeri sarebbero in linea con quelli del 2014, il cui saldo di maggio fu di 182 mila. Anche il mese di aprile del 2015 racconterebbe delle cifre simili: più 212 mila contratti. Sarà interessante valutare i dati Istat, che faranno chiarezza sulle percentuali di occupazione e di disoccupazione, in modo tale da capire quali saranno stati i risultati del Jobs Act, approvato con decreto attuativo nel febbraio scorso.

Il 19 per cento dei contratti (179 mila sul totale) sarebbero a tempo indeterminato, a fronte di 179 mila cessazioni (24 per cento del totale), con un saldo positivo di soli 271 contratti. Quelli a tempo determinato attivati sarebbero 643 mila. Le cessazioni sarebbero 458 mila, facendo registrare un saldo di 184 mila contratti.

primo piano ministro poletti con barba bianca e abito

Sale la produzione industriale

Sicuramente i dati più soddisfacenti – in questo caso provenienti dall’Istat – riguardano la produzione industriale, che a maggio sarebbe aumentata dello 0.9 per cento rispetto ad aprile e del 3 per cento rispetto allo stesso mese del 2014.

Anche la produzione di autoveicoli segna dati promettenti, un 55.6 per cento in più rispetto all’anno precedente, segnando l’ottavo aumento a due cifre consecutivo, se si considerano i dati da ottobre 2014. Segno di come la Fiat stia in parte trascinando l’economia italiana.

L'autore: Redazione

Redazione del Termometro Politico. Questo profilo contiene articoli "corali", scritti dalla nostra redazione, oppure prodotti da giornalisti ed esperti ospiti sulle pagine del Termometro.
Tutti gli articoli di Redazione →