Rai, minoranza Pd su nomina nuovo Cda: “Non ci saranno franchi tiratori”

Pubblicato il 3 Agosto 2015 alle 17:16 Autore: Felice Tommasino

Rai, la commissione di Vigilanza individuerà presto i membri del nuovo Cda. Intanto, le lotte intestine del Pd alimentano le voci su possibili agguati al Governo da parte dei franchi tiratori. Fuori dal Pd, per l’elezione dei nuovi membri del Cda, ogni partito mira a far valere il proprio peso politico: il voto segreto non lascia esclusa nessuna possibilità.

Fornaro: “Le nostre battaglie le facciamo a viso aperto”

La minoranza Pd, nella persona del senatore Federico Fornaro membro della commissione Vigilanza, esclude l’eventualità di un agguato e stigmatizza: “È in atto la costruzione di un nemico interno. Alla riunione con il governo darò il mio contributo per definire i criteri che dovrebbero portare ai tre nomi condivisi del Pd”. E aggiunge: “Le nostre battaglie le facciamo a viso aperto, non ci nascondiamo dietro il voto segreto. Sulla vicenda dei 101, i bersaniani sono gli unici insospettabili”.

Rosato: “Serve accordo con tutte le forze politiche”

Il capogruppo Pd alla Camera Rosato, intervistato dal Corriere della sera, allontana il rischio dei franchi tiratori e garantisce: “Troveremo un presidente di alto profilo, che avrà un consenso ampio in Vigilanza”. Sulla probabilità di accordi con le opposizioni dice: “Serve un accordo con tutte le forze che ci stanno. Noi non chiudiamo la porta neanche al M5S, basta che per una volta mettano davanti l’interesse generale”.

Chi sarà il prossimo presidente?

Sul prossimo presidente Rai, i renziani sono sicuri: “Matteo tornerà dal Giappone con un nome nel cilindro”. Nel frattempo c’è chi si sfila dalla lista dei papali come il consulente del Governo Franco Bassanini: “Non sono interessato alla presidenza della Rai”.

Franco Bassanini,consulente del Governo Renzi

Si tira fuori anche Marinella Soldi, Presidente e Managing Director di Discovery Sud Europa e Amministratore Delegato di Discovery Italia: “Pienamente concentrata sul bellissimo progetto intrapreso con Discovery nel 2009”. Non è dunque interessata a ricoprire posizioni di vertice nella Rai e dice: “Vorrei fare i miei migliori auguri a chi si insedierà”.

Nuovo Cda verrà eletto secondo legge Gasparri

La commissione di Vigilanza, intanto, secondo quanto stabilito dalla vigente legge Gasparri, si prepara ad eleggere 7 dei 9 membri del Cda di Viale Mazzini. Gli altri due, tra i quali andrà individuato il presidente, spettano infatti al ministero dell’Economia.

Mentana: “Riforma non cambia nulla”

Le nuove modalità individuate dalla riforma Rai proposta dal Governo Renzi diverranno effettive se e quando il provvedimento verrà approvato. La legge, ora all’esame del Parlamento, varrà soltanto un “piccolo cambio nella governance” secondo il direttore del Tg La7 Enrico Mentana.

Il direttore del Tg La7 Enrico Mentana

Su Repubblica, il direttore attacca la riforma: “Con questa riforma, supposto che vada avanti, la Rai è e sarà identica a prima”. Secondo Mentana, bisognava ridurre l’ingerenza dei partiti sulle nomine. Cosa che invece non è stata fatta.

“Partiti si accomodano a tavolo lottizzazione”

Il direttore sottolinea: “Tutti i partiti avevano fatto proposte molto più innovative di quel che è venuto fuori, ma vedo che si accomodano senza problemi al tavolo dell’ennesima lottizzazione: compresi i Cinquestelle, che ora sceglieranno il loro consigliere: non c’è una camera di compensazione rispetto alla politica”.

Anac: “Nuovi consiglieri siano in grado di gestire cambiamento”

Si astiene da ogni parere sulla riforma Rai, l’Associazione nazionale autori cinematografici, auspicando invece “che nel prossimo Consiglio di Amministrazione vi siano competenze e sensibilità in grado di affrontare il tema decisivo del cinema e dell’audiovisivo”.

L’Anac in una nota dichiara: “I nuovi consiglieri dovranno essere in grado di leggere e gestire un cambiamento che diverrà irreversibile ed epocale non appena dispiegherà i suoi effetti la realizzazione del Mercato Unico Digitale. In questo nuovo scenario il servizio pubblico deve tornare a svolgere il proprio ruolo determinante ponendo prioritariamente al centro delle sue strategie il cinema e l’audiovisivo”.

 

 

 

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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