Premier Renzi: 12 miliardi per la banda larga

Pubblicato il 7 Agosto 2015 alle 11:37 Autore: Daniele Errera
renzi al tavolo della presidenza del consiglio dei ministri

La banda larga sarà presto realtà: a garantirlo è niente di meno che il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, che promette importanti sovvenzioni per l’iniziativa: un piano da 12 miliardi di euro.

Il progetto per estendere ‘ovunque’ la banda larga sarà parzialmente finanziato da privati (5 miliardi), mentre la restante parte (7 miliardi) proverrà dal Mef. Di quest’ultimi fondi, poi, ecco la composizione: 4,9 provengono direttamente da Palazzo Chigi, mentre 2,1 saranno dei Fondi Strutturali Regionali (sotto questa voce si veda il Cipe).

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Banda larga: “Infrastruttura più importante prossimi 20 anni”

“È l’infrastruttura più importante per i prossimi 20 anni e l’obiettivo è una copertura completa del Paese”, annuncia soddisfatto Renzi, alla luce del disco verde da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica, che ha “approvato finalmente un cospicuo intervento economico sul piano di banda ultralarga, un’autentica, straordinaria novità”.

Riforme e rapporti con la minoranza

Stuzzicato, poi, dai giornalisti circa gli emendamenti della minoranza Pd al testo delle riforme costituzionali, Renzi chiede di contarsi internamente ai dem: “Si voteranno e vedremo chi ha i numeri. Credo che le parole di Napolitano siano molto significative, che danno il senso di come è nata questa legislatura e come va avanti: per essere molto chiaro abbiamo offerto a tutte le forze politiche a partire da quelli che nel Pd più di altri hanno sottolineato la necessità di modifiche dei luoghi di discussione e spazi di confronto, siamo pronti a farlo ma bisogna essere in due”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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