A Mortara (Pavia) il sindaco leghista non vuole la squadra di profughi

Pubblicato il 23 Settembre 2015 alle 14:59 Autore: Daniele Errera

Gambia, Nigeria, Mali e Costa d’Avorio. Paesi difficili dove rivolte, ribellioni e guerre non sono così rare. Paesi dai quali scappano più e più giovani alla ricerca della vita. Direzione Europa: sono i profughi. A volte si organizzano in associazioni che poi danno vita a squadre di calcio. I Liberi Nantes, ad esempio, in quel di Roma. In Lomellina, nel sud della Lombardia, una di queste squadre di profughi è stata cacciata dal campo di calcio da parte del sindaco leghista.

Marco Facchinotti, sindaco del Carroccio, classe 1954, ha detto “no”. La squadra di calcio di profughi della città di Mortara non deve allenarsi in quei campi di calcio. Nessuno deve aiutarli, nemmeno il Mortara calcio, che aveva regalato loro pantaloncini e palloni ed avrebbe messo a disposizione i loro campi. A testimoniarlo la cooperativa locale ‘Faber’, che ha aiutato i profughi coi posti letto e col vitto.

Il presidente della Faber, Fabio Garavaglia, ha parlato di ritorsioni promesse da parte del sindaco Facchinotti verso il Mortera calcio, in caso d’aiuto ai profughi. Ecco perché si pensa di cercare disponibilità ed aiuti dalle zone limitrofe al pavese. E sembra che il cordone della solidarietà sia sorto nelle cittadine intorno a Mortera, desiderose di aiutare quest’esperienza particolare.

Parla il sindaco Facchinotti, che difende la sua decisione: “Io non lavoro per avere i “mi piace” su Facebook ma per governare il paese in relazione alle richieste dei cittadini. Posso garantire che appena uscita la notizia sono stato subissato di telefonate, specie da parte dei genitori che portano i bambini al Mortara calcio e che pagano annualmente la loro quota mentre gli africani avrebbero giocato gratis, non versando un centesimo. Un’ingiustizia”.

squadra calcio profughi

Il numero uno della cooperativa Faber, tuttavia, replica: “L’ospitalità ai migranti non può contemplare unicamente il vitto e l’alloggio in quanto abbiamo il dovere di inserirli. Il gioco del calcio permette di creare un gruppo, darsi delle regole e rispettarle insieme”. Inoltre, evidenzia Garavaglia, il campo utilizzato sarebbe stato quello ‘b’, ovvero quello dove non gioca la squadra ufficiale, in orario mattutino e lontano da case e luoghi di lavoro. Muro contro muro. Facchinotti non cede sulla questione di migranti. Altri comuni se vogliono possono ospitare quei profughi: ma devono essere “fuori Mortara. Vorrà dire che esistono sindaci meno cattivi di me. O meno leghisti”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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