Infografiche: la fecondità in Italia, ora si fanno meno figli al Sud, tutti i dati

Pubblicato il 14 Ottobre 2015 alle 17:51 Autore: Gianni Balduzzi

Infografiche: la fecondità in Italia, ora si fanno meno figli al Sud, tutti i dati

L’Italia è uno di Paesi con la popolazione più anziana al mondo, si sa, non solo gli italiani, ma anche gli stranieri stanno adeguando le proprie abitudini riproduttive degli autoctoni.

Quello che vogliamo esaminare è come è la situazione all’interno del Paese, per provincia. E osserviamo che vi sono differenze importanti, che principalmente passano attraverso la classica divisione Nord-Sud.

E’ al Nord ormai che vi sono più figli per donna, anche se praticamente ovunque si rimane sotto i 2 che garantirebbero la crescita demografica. Il massimo è invece 1,65 a Bolzano, seguito da 1,6 a Trento, che da alcuni anni sono in testa a questo tipo di classifiche. Le provincie con più di 1,5 sono anch’esse tutte al Nord, Cuneo, Bergamo, Modena e Reggio Emilia, che sono anche tra le aree con maggiore incidenza di immigrati tra l’altro.

La provincia di Napoli, tradizionalmente tra i posti più fecondi in Italia, è solo a 1,41, e poi è tutto il Sud che rimane in fondo alla classifica. La Sardegna in particolare vede il numero di figli per donna appena sopa l’1, 1,03 a Oristano, 1,10  Sassari, e poi tutte le province più rurali, con pochi stranieri, la fascia appenninica, la Basilicata, il Molise, sempre sotto gli 1,2.

Più difficile vedere un modello geografico nell’età del primo parto per le donne e del primo figlio per l’uomo, ma nel caso della donna osserviamo una precocità in particolare in Sicilia e a Napoli, ma anche, forse sorprendentemente, nel Nord, in province come Piacenza, Asti, Mantova, Modena, Reggio Emilia. Influisce probabilmente l’incidenza dell’immigrazione nelle stesse aree. Simili modelli per l’età dei padri con i più anziani ancora una volta in Sardegna.

Nell’ultima infografica abbiamo provato a osservare se vi è una correlazione tra l’età della madre al primo figlio e la fecondità. Sembra in effetti esserci una relazione inversa, ovvero c’è meno fecondità dove si partorisce tardi, ed il caso delle province sarde è eloquente.

Tuttavia proprio il caso delle province più popolose, Roma e Milano, ci dice come anche partorendo tardi, come spesso capita in città alle donne lavoratrici, la fecondità non è tra le più basse, anzi è superiore alla media.

 

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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