Primarie Pd, come potrebbero cambiare nell’era Renzi

Pubblicato il 16 Ottobre 2015 alle 11:16 Autore: Giuseppe Spadaro
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Primarie Pd: Renzi parlando di Roma ha dichiarato pochi giorni fa che restano la via maestra per la scelta dei candidati sindaci ma qualcosa potrebbe cambiare per quel che riguarda la scelta dei segretari regionali e forse anche del segretario nazionale del Partito Democratico.

Mentre a Roma, Milano e Napoli si scaldano i motori per le competizioni interne con cui scegliere i candidati sindaci delle prossime elezioni amministrative su altri fronti sembra che dal partito arrivi un freno alle stesse primarie.

In Liguria, Veneto e Puglia i congressi regionali del Pd sono slittati a Marzo 2016 proprio in forza di quelle che potrebbero essere le modifiche al momento affidate alla commissione che sta studiando la materia. Nel caso delle regioni la scelta dei segretari dovrebbe spettare agli iscritti mentre negli altri casi dovrebbe nascere il cosiddetto “albo degli elettori” almeno secondo quanto scrive Annalisa Cuzzocrea su Repubblica

Primarie Pd, presa di posizione di Michele Emiliano

Intanto proprio rispetto alle primarie si registra la presa di posizione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che via twitter avverte: “Nessuno osi cambiare lo strumento essenziale della nostra Storia”. Sembra quasi un voler mettere in guardia gli iscritti il segretario regionale della Puglia già iscritto da Renzi tra i suoi avversari.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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